” Si inaugura un elettrodotto fortemente innovativo, che consente un risparmio di 600 milioni di euro sulle bollette degli italiani, non solo dei calabresi e dei siciliani. È una grande infrastruttura che serve il Paese. Opere come questa sono strategiche per la crescita del Paese stesso. Il Mezzogiorno e questa area sono per esso una risorsa. ”
È quanto dichiarato dal Presidente della Regione Mario Oliverio- informa un comunicato dell’Ufficio Stampa della Giunta- partecipando all’inaugurazione della nuova linea elettrica
“Sorgente-Rizziconi” di Terna, alla presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi, a Favazzina di Scilla.
“Per la nostra regione, questa opera costituisce una infrastruttura importante che colloca la Calabria insieme alla Sicilia nel panorama nazionale ed europeo come aree, regioni, che costituiscono una opportunità ” ha detto ancora Oliverio che nell’occasione ha anche incontrato l’Amministratore Delegato di Terna Matteo Del Fante.
“Insieme alla Sicilia- ha poi proseguito- siamo regioni che hanno peculiari condizioni per la produzione di energia alternativa e che stanno sperimentando lo sfruttamento di altre fonti energetiche, quali quella dei flussi marini, che è in atto a Reggio Calabria. Stiamo puntando molto sulle produzione di energia da fonti rinnovabili. In questa direzione intendiamo investire, oltre che in quella del risparmio energetico. ”
“Il Presidente Renzi è qui per inaugurare questa infrastruttura. Il Premier – ha infine affermato il Presidente della Regione- sta dimostrando che agli impegni che si assumono seguono poi i fatti. Ne sono dimostrazione la sottoscrizione del Patto per la Calabria, lo scorso 30 aprile, uno strumento importante che destina risorse consistenti alla nostra regione, la sua presenza per l’apertura della galleria di Mormanno sulla A3 e quelle annunciate per l’inaugurazione del terzo lotto della jonica, il tratto tra Roseto Capo Spulico e Sibari, e quindi in dicembre per inaugurare il completamento dell’autostrada sul vecchio tracciato, e mettere risorse per realizzare gli ammodernamenti che rimangono fuori da esso. “