La sacralità ed il rigore musicale del coro Aurorae, le commoventi emozioni offerte dal coro U.I.C. (Unione Italiana Ciechi), infine la travolgente energia del gospel con New Vision Gospel Choir: il sabato sera in centro città si è tinto di musica e note, con “Il giorno dei cori”, una produzione originale del Festival d’Autunno che ha riscosso un notevole successo di pubblico.
Un folto gruppo di spettatori si è lasciato condurre, infatti, lungo il percorso musicale tracciato dai cori, un concerto itinerante che si è sviluppato dalle 18 in poi, nelle tre chiese tra le più suggestive del centro storico, il Ss. Rosario, la Chiesa del Monte dei Morti e, per concludere, la Basilica dell’Immacolata.
PRIMA TAPPA PER “IL GIORNO DEI CORI”: I TEMI SACRI DI “AURORAE”
Diciotto voci –quelle del coro Aurorae- dirette magistralmente da Roberto Nadiani, tenore catanzarese classe 1986, hanno aperto “Il giorno dei Cori” con un concerto interamente a cappella, dedicato alla musica sacra. Tra i tre cori ed i tre differenti generi proposti, “Aurorae” rappresentava il coro di carattere altamente sacrale, sebbene abbia in repertorio anche brani di carattere profano. “Quello di Aurorae –ha spiegato il direttore, M° Nadiani- è un laboratorio corale, frutto di un importante impegno sul piano tecnico-vocale. Molto del nostro tempo è destinato alla formazione, agli esercizi di respirazione e dinamica dei brani. Ci occupiamo inoltre di esplorare le culture di appartenenza di brani musicali che eseguiamo, avvicinandoci quanto più possibile alle sonorità autentiche –dal ‘300 al contemporaneo- grazie all’esecuzione in lingua originale”. Con soli tre anni di attività, il giovane coro Aurorae vanta diverse e notevoli esibizioni nel suo curriculum, cui si aggiunge la straordinaria e suggestiva esibizione per il Festival d’Autunno, al cui pubblico ha omaggiato in apertura una meravigliosa “Ave Maria” di Arcadelt, per proseguire con “In monte oliveti”(Bruckner), “Stabat Mater” (Kodaly), “Panicus Angelicus” (Buondonno), “O quam amabilis” (Cericola), “If ye love me” (Tallis), “Locaus iste” (Bruckner), “Regina Coeli” (Lotti).
DALLE 19, GRANDI EMOZIONI NEL SEGNO DELLA SOLIDARIETA’ CON IL CORO DELL’UIC
Allo scoccare delle 19, un’altra chiesa gremita di pubblico, quella del Monte dei Morti, ha accolto la seconda “tappa” del “Giorno dei Cori” dedicata ad un repertorio di carattere pop dai testi prettamente solidali: è stata la volta del coro dell’Unione italiana Ciechi.
Nato nel 2006 per volere della presidente di sezione Luciana Loprete, il coro U.I.C. vanta notevoli qualità artistiche e ancor più forti doti umane, frutto di una mission importante di carattere riabilitativo-funzionale ma sopratutto di aggregazione solidale. Accompagnato alle tastiere dal giovane e talentuoso Guglielmo Sità, il coro U.I.C. ha regalato al pubblico un repertorio di musica leggera ma dai testi sempre “impegnati” sui temi della fratellanza, della solidarietà e dell’amore, tra cui “Da fratello a fratello” di Franco Fasano, “Ti penso e cambia il mondo” di Adriano Celentano, “Ti lascio una parola” dei Nomadi, “Nei giardini che nessuno sa” di Renato Zero, “Stella” di Antonello Venditti. Lunghi e commossi applausi per la solista Lidia Travaglio con “Un amico è così”.
GRAN FINALE IN BASILICA CON IL TRAVOLGENTE GOSPEL DEI NEW VISION
Ultima e travolgente tappa per “Il giorno dei Cori” quella con il gospel di “New Vision Gospel Choir” tra le navate della Basilica dell’Immacolata.
La contagiosa energia di Sara Spinzo, che dirige i giovani di “New Vision Gospel Choir”, si è diffusa empaticamente a tutto il pubblico del Festival, invitato a partecipare cantando e battendo le mani ai ritmi del gospel afroamericano. In un clima di festosa sacralità, la Basilica dell’Immacolata si è riempita di gioia e di colore per trasmettere il messaggio di fede e amore che è comunque la mission di questo coro.
Erroneamente da sempre abituato ai gospel natalizi, con i ragazzi di “New Vision Gospel Choir”, giovanissimi eppure già in attività nella loro sede di Montepaone da oltre dieci anni, il pubblico del Festival d’Autunno ha potuto esplorare il mondo del gospel originario, quello afroamericano, universo poco conosciuto finora, specie a livello locale.
Dagli spirituals ai canti gospel contemporanei, il concerto ha ripreso un repertorio vario e trasversale, destinato a un pubblico altrettanto variegato, ripercorrendo i lavori di Kirk Franklin, Donald Lawrence, Israel Houghton e William Mc Dowell.
Straordinaria, tra gli altri, la vocalità di Sefora Spinzo, che ha aperto il concerto con un brano a cappella (“Prayer”) e Davide Lupia (solista con “Mercy on me”), le due punte di diamante di un coro molto affiatato e di ottima caratura tecnica.
Tra i brani cantati, “Is it to you” eseguito a cappella, “The blood still works”, “Soon and very soon”, “Back to eden”, “his eye is on the sparrow” e “you are God alone”, ed i conosciutissimi “Amen” ed “Hallelujah”. Tanta l’energia e il ritmo sprigionati da questo talentuoso coro, che il concerto si è prolungato ben oltre le 21, con grande ed entusiasta partecipazione di pubblico.
UN SUCCESSO STRAORDINARIO HA ANIMATO IL SABATO DEL CENTRO STORICO
«Per il Festival d’Autunno si tratta di un triplice successo –ha commentato il direttore artistico Antonietta Santacroce- Anzitutto siamo riusciti a dare spazio a tre cori catanzaresi, eccellenti per passione ed impegno, oltre che per professionalità, nella loro città d’origine. Siamo riusciti inoltre a coniugare la musica con un percorso di riscoperta di alcune tra le più belle chiese nel centro storico. Infine, possiamo constatare che sebbene fosse una prima produzione e dunque un primo esperimento, “il giorno dei Cori” ha coinvolto un nutrito pubblico creando un movimento virtuoso nel centro città di sabato pomeriggio. Un esperimento riuscito, dunque, che senza dubbio potrà ripetersi con le prossime edizioni del Festival.».
Prossimo ed ultimo appuntamento per la quindicesima edizione del Festival d’Autunno, il concerto di Vinicio Capossela, di scena il prossimo 17 novembre al Teatro Politeama. Cantautore tra i più apprezzati da critica e pubblico in Italia, Vinicio Capossela sarà a Catanzaro con la sua unica tappa in Calabria per il tour “Ombre”.