Si tratta di una manifestazione pacifica ma di grande convinzione nella quale, viene esposto un grande striscione che rappresenta in sintesi i motivi del gesto e i punti delle richieste che Manno ritiene “non più rinviabili”.
Grazioso Manno si è seduto da solo in mezzo alla piazza e si “nutrirà” solo di acqua, caffè e sigarette e lo sciopero della fame sarà ad oltranza e fino a quando non ci sarà l’incontro e avrà ottenuto garanzie scritte firmate e controfirmate dal Presidente Oliverio e dallo stesso Manno, altrimenti, continuerà e la notte dormirà in tenda e/o in macchina.
“Nella giornata di venerdì pomeriggio” – riferisce Manno – ho ricevuto una telefonata dal Presidente Mario Oliverio che avrebbe voluto incontrarmi subito , ma mi trovavo fuori sede; c’è da dire però – aggiunge Manno – che pur apprezzando il gesto, è da due anni ho chiesto un incontro al Presidente della Giunta e la richiesta di Oliverio è arrivata in corner all’ultimo minuto. Il Presidente Manno precisa inoltre che il problema non è solo incontrare Oliverio, ma cosa scaturirà dall’incontro”.
Grazioso Manno ha posto a base delle sue richieste il documento illustrato e consegnato durante la Convention del 4 Aprile u.s. organizzata dal Consorzio che in sintesi si riassumono: Attuare fino in fondo la L. R. 11/2003 sui Consorzi di Bonifica che prevede compiti specifici per gli Enti Consortili, dissesto idrogeologico affidare ai Consorzi il ruolo che gli spetta con competenze anche sui fiumi, piano regionale di messa in sicurezza del territorio per la mitigazione del rischio idrogeologico, testo unico sulla difesa del suolo e risorse idriche, forestazione e piano alvei con la dotazione di mezzi meccanici, crediti forestazione accertare quindi definitivamente il debito che la Regione Calabria ha nei confronti dei Consorzi che hanno anticipato le somme con proprie risorse e predisposizione di un piano di restituzione, ripristinare la dotazione finanziaria ai Consorzi per l’irrigazione di cui alla LR. 11/2003, infrastrutture rurali e Opere Pubbliche di Bonifica prevista dalla legge Regionale 26/75 e il contributo sulle dighe regionali.
E poi ancora: finanziamento infrastrutturale specifico per i Consorzi attraverso il PIN e PSRN sugli impianti irrigui finalizzato al risparmio idrico attraverso l’installazione di contatori automatizzati per il prelievo dell’acqua ad uso irriguo e rifinanziamento della Diga sul Fiume Melito con una autorevole e convinta presa di posizione della Regione Calabria. “Voglio ricordare – conclude – che il Consorzio non ha potuto assumere i 36 operai stagionali sulla rete di colo che sono indispensabili per l’attività sul territorio”. Si ricorda che hanno espresso solidarietà a Manno innumerevoli cittadini, il Consiglio dei Delegati e i dipendenti del Consorzio