Continua il processo di riforma e di riorganizzazione della formazione professionale in Calabria, avviato dall’Assessorato guidato da Federica Roccisano. È stato, infatti, pubblicato – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – il decreto che individua modalità nuove e soprattutto omogenee per disciplinare lo svolgimento delle qualifiche e degli esami per il diploma professionale di IeFP. “Dopo aver fatto ripartire le attività della formazione professionale e dopo il giro nei territori provinciali in cui abbiamo ascoltato le esigenze e le proposte del mondo della formazione professionale – ha detto l’Assessore Roccisano – abbiamo deciso di costruire ed approvare una modalità organizzativa e procedurale unica per lo svolgimento degli esami finali sia per la qualifica che per il diploma professionale di IeFP. Fino ad oggi il modo di gestire e svolgere l’esame conclusivo, a causa di una mancata precisa definizione da parte della Regione, presentava delle criticità ed evidenziava troppe differenze tra i diversi enti di formazione presenti nei territori, con relative criticità per i corsisti”.
L’esame finale, per come definito dal Settore Formazione professionale della Regione, consisterà in tre momenti. Il primo riguarda la prova situazionale. Il secondo momento è denominato “multidisciplinare” ed il terzo punto della prova definita consiste in un colloquio finale, che contribuirà alla valutazione globale dell’esaminato. I criteri di valutazione terranno conto dell’andamento del percorso e del risultato finale. Naturalmente un particolare attenzione è state rivolta anche agli alunni con disabilità o con disturbi specifici dell’apprendimento per quali, supportati dall’assistente per l’autonomia e la comunicazione, in base alle normative vigenti, è prevista una prova d’esame specifica.
“In questo modo – ha concluso l’assessore Federica Roccisano – l’esame finale sarà conforme all’Accordo Stato-Regioni del venti febbraio 2014 in tema di esami, previsti a conclusione dei percorsi di istruzione e formazione professionale e avrà la medesima modalità di svolgimento presso tutti gli enti di formazione presenti sul territorio calabrese. Intervenire a favore dell’equità di trattamenti per i corsisti per noi era molto importante, anche perché ci permette un avvicinamento ai livelli nazionali e agli standard qualitativi delle altre regioni”.