Duro lavoro, non accontentarsi mai con l’ambizione di migliorarsi, rimanendo con i piedi per terra. Sicuramente un talento della musica, una donna che lotta giorno dopo giorno per raggiungere i propri sogni credendo in se stessa. Stiamo parlando della cantante catanzarese Caterina Oliverio o come è ormai nota Katie. Noi di Calabria Magnifica l’abbiamo incontrata per un’intervista.
Chi è Caterina?
Una sognatrice prima di tutto, una persona che si pone degli obiettivi e fa di tutto per raggiungerli, testarda, pronta a fare sacrifici se necessario.
Come è nata la passione per la musica?
Da sempre, sin quando ero piccolina ho amato la musica. Inizialmente ho iniziato a studiare privatamente pianoforte a Brescia, dove sono stata per 18 anni, prima di trasferirmi qui a Catanzaro. Qui ho proseguito a suonare, sin quando, per gioco ho sono diventata la cantante del gruppo di mio cugino che suona la batteria. Ho incontrato un professore che lavora al teatro “Alla Scala” di Milano e quando scende a Catanzaro continuo a prendere lezioni da lui. Credo nel duro lavoro e nell’impegno. Mi rendo conto che bisogna studiare tanto, fare sacrifici, viaggiare tanto. Ultimamente sono sempre in movimento tra Catanzaro, Modena e Trentino. Il mio manager infatti è di Modena. Capita anche che lavoro ad alcune serate fuori dalla Calabria.
Cosa senti quando canti?
Mi sento libera, me stessa. Dove non riesco a esprimermi con le parole, spero di arrivare alla gente con la voce. Ho provato tanta emozione quando ho aperto il concerto de “I Nomadi” con ventimila persone in Calabria. Un’esperienza che porterò sempre nel cuore. Ho avuto sin qui anche il piacere di cantare, accompagnata da Gogo Ghidelli o Ricky Portera, che in generale stimo moltissimo. Mi ha insegnato veramente tanto.
La musica può fare molto per il sociale. Qual è il tuo rapporto con questa importante e delicata tematica?
Adoro impegnarmi musicalmente nel sociale. Ho collaborato con gente come Daniele Piombi, Grazia Di Michele o ancora Katia Ricciarelli. Mi piace esibirmi per beneficienza.
Ti vedi cantautrice?
Ho provato a scrivere qualcosa ma mi sento più interprete. Mi piace anche solo magari ascoltare un brano, analizzarlo ed interpretarlo a modo mio.
Dove devi migliorare secondo te?
Tante cose. Devo continuare a studiare, ascoltare molto. Seguo molti concerti. Ci sono tanti aspetti da curare.
C’è un genere in particolare che ti piace?
Sono una cantante da genere pop rock, musica leggera italiana.
Chi sono i tuoi cantanti preferiti e perché?
Adoro Fiorella Mannoia, Gianna Nannini e Loredana Bertè. Le vedo sul palcoscenico e mi ritrovo in loro, nella loro esplosività. Non mi piace l’idea della cantante statica sul palco che punta solo sulla tecnica. Mi definisco una specie di rocker ed il sogno è vedere il pubblico cantare le mie canzoni. Un altro cantante che mi piace molto è Biagio Antonacci, specialmente quando afferma di non avere tecnica, ma di cantare per la gente.
Invece come musica internazionale? Ormai molti cantano in inglese…
Ammiro Whitney Houston, Tina Turner, Alicia Keys. Canto anche in inglese, ma preferisco l’italiano.
Come lo vedi un possibile viaggio negli Stati Uniti?
È sicuramente un sogno, ma anche un progetto per migliorare sempre di più.
Cosa pensi degli ormai numerosi talent show/reality?
Penso siano una bella vetrina che danno visibilità. Io ho provato un solo talent ed avevo superato tutti i provini. Purtroppo è capitato in una fase in cui avevo problemi di salute ed ho dovuto rinunciare. Sono stata soddisfatta e non mi sono abbattuta, anzi sono andata avanti ancor più motivata e determinata
Parliamo della tua recente esperienza a Sanremo. Come è andata?
È stata un’esperienza meravigliosa ed inaspettata. Ho firmato il contratto con il mio manager di Modena e fra i vari progetti c’era questa possibilità a Casa Sanremo. Erano i giorni del Festival, dove si respira un’aria incredibile. Ero molto emozionata tra interviste o trovarsi a stretto contatto con i cantanti protagonisti o le varie radio. Ci siamo esibiti live in Piazza Colombo con il singolo “La realtà è diversa” che è una song game. Prima di cantare mi tremavano le gambe, avevo il cuore all’aria, poi mi sono lasciata andare. Mentre mi esibivo c’erano vari artisti che passavano di lì e radio come Radio Italia o Radionorba. Abbiamo registrato una puntata per la trasmissione “Incantato” di Rai 3, o anche per Sky. Un’esperienza veramente fantastica.
Katie a Sanremo come cantante del Festival: sogno o possibile realtà?
È il mio sogno. Ci sto lavorando…
In generale quali sono i tuoi progetti futuri?
Con questo manager sono nati una serie di progetti. Ad esempio Abbiamo già iniziato a lavorare per una sigla di uno spettacolo che andrà a teatro. Abbiamo due progetti in generale. Uno riguarda me con un disco mio, ma ancora prima un singolo che uscirà a breve. L’altro è insieme ad un’altra ragazza di nome Adele.
Cosa consigli a chi vorrebbe intraprendere la tua stessa strada?
Sicuramente di rimanere umili, studiare molto e non avere paura di vedersi sbattere porte in faccia. Non bisogna mai mollare e crederci sempre.
Ferdinando Capicotto