C.S. classe 69, il 26 giugno era già stato sottoposto, dai carabinieri di Lamezia Terme, alla misura di sicurezza della libertà vigilata con obbligo di cura presso il CSM.
Il provvedimento era scattato a seguito dei suoi reiterati comportamenti minacciosi nei confronti della sua vittima, una giovane ragazza purtroppo entrata nel mirino del suo stalker che la tartassava appostandosi nei luoghi da lei frequentati per poterla incontrare contro la sua volontà come da ormai tristemente noto copione.
In più di una occasione aveva tentato anche di intrufolarsi nell’autovettura di quest’ultima mentre era ferma ad un semaforo o magari imbottigliata nel traffico. E ad ogni rifiuto scattavano minacce e frasi ingiuriose che la stavano costringendo a cambiare le proprie abitudini di vita per paura di incontrare quell’uomo che non la lasciava in pace.
La donna aveva però avuto la forza di ribellarsi e sporgere denuncia e, come precedentemente detto, era scattata la libertà vigilata. Ma nemmeno questo era bastato a fermarlo perché forse si preparava al peggio. La donna si sentiva ancora in pericolo ed i carabinieri della Stazione di Lamezia Terme Principale, insospettitisi, hanno proceduto ad accurati controlli e, da ultimo, qualche giorno fa, ad una attenta perquisizione domiciliare nei confronti dell’uomo all’interno della cui casa hanno rinvenuto un vero e proprio arsenale privato. Tre i fucili nascosti nella camera da letto con tanto di centinaia di cartucce oltre a due pistole, una delle quali occultata nella tasca di un cappotto, con il caricatore inserito e pronta all’uso.
L’uomo è stato pertanto arrestato per detenzione illegale di armi e munizionamento e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ne ha disposto la traduzione in carcere.