L’Assessore regionale al lavoro – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – ha fatto questa dichiarazione:
“Quanto scoperto dalle forze dell’ordine di Melito Porto Salvo in queste ore è orribile e fa venire i brividi per l’efferatezza del reato, per il perdurare nel tempo e per la grave complicità generata tra i ragazzi che hanno abusato di una piccola vita per ben due anni. Indigna talmente tanto che l’indignazione non basta, né possiamo più accontentarci di vigilare solo su interventi ex post che vanno a tentare di riparare il danno psicologico nella mente della vittima. Occorre intervenire con attività di sensibilizzazione e soprattutto di educazione che possano prevenire gesti di questo tipo. La consapevolezza di cosa sia un rapporto sano, come anche di cosa invece sia insano e perverso, deve appartenere a tutti, alle ragazzine ed ai ragazzini, e deve essere rafforzato da percorsi educativi extra familiari e scolastici. Questo è il senso che ci ha spinto, insieme al Presidente della Regione Mario Oliverio, ad inserire la promozione di attività di educazione al sentimento all’interno del piano per il diritto allo studio 2016/2017 destinate agli istituti comprensivi, quindi alle fasce più giovani che sono quelle più in grado di recepire tutti gli stimoli che i percorsi di educazione ai sentimenti possono dare. La condanna del gesto deve essere accompagnata, quindi, da azioni di sostegno alla vittima, azioni sulle quali ci preoccuperemo di vigilare per essere certi del giusto apporto ricevuto ma, soprattutto, insieme a tutte le istituzioni civili ed ecclesiali, nonché alle associazioni. Dobbiamo investire per la creazione di giovani generazioni sane e consapevoli delle loro azioni e di una comunità coesa che tuteli, a sua volta, le sue componenti più deboli”.