Nonostante l’allenamento non fosse blindato quest’oggi per le aquile, non sono mancati momenti di tensione.
Dalla giornata corazzata del 25 aprile al rancore di oggi. Dopo i fischi meritati dopo la disfatta contro la Vibonese di domenica pomeriggio, arriva la protesta con tanto di megafono del suppoter Gianfranco Simmaco, il quale ha gelato la giornata d’allenamento primaverile in un duro faccia a faccia tra squadra e tifosi.
Chi segue il Catanzaro, Gianfranco Simmaco lo conosce bene. Un sostenitore accanito, un inquieto e spassoso tifoso, un eruttivo giullare giallorosso. Oggi al Palagiovino, appena iniziati gli allenamenti ha iniziato la sua insolita protesta.
Le forze dell’ordine non c’erano a presidiare l’ingresso degli spogliatoi, come spesso accaduto. In ogni caso non ce n’è stato assolutamente bisogno, dato che la sua protesta non è stata violenta. Tuttavia, le parole del tifoso Simmaco sono state dure: “Dovete andarvene tutti” “Non meritate la maglia del Catanzaro” “Domenica dovete giocare con maglia neutra”. Sono queste alcune delle affermazioni che sono state rivolte ai calciatori giallorossi, i quali hanno ascoltato in assoluto silenzio, senza recriminare.
Nel frattempo nulla di violento è accaduto sugli spalti. Qualche decina di supporter si sono sistemati in ordine sulle gradinate, attendendo pazientemente l’ingresso della squadra, mentre qualcun altro ha accennato una mite protesta.
Una contestazione, quella di oggi, che mostra il profondo dissenso dei suoi tifosi.
Dietro quella voce al megafono che ha caratterizzato la giornata d’allenamento, è facile scorgere l’urlo di chi si sente tradito, di chi ha perso la fiducia e ora ha deciso di non trasmettere più il suo calore.
Quella di oggi è l’ennesima testimonianza di come il clima, in casa Catanzaro, sia tutt’altro che mite.