Si è svolta a Locri oggi 21 marzo e in contemporanea in 4000 luoghi in tutta Italia la XXII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa da Libera e Avviso Pubblico, in collaborazione con la Rai Responsabilità Sociale, Conferenza Episcopale Calabra e con il patrocinio del Comune di Locri e sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
I numeri della marcia organizzata da ‘Libera’ per la Giornata della memoria e del ricordo delle vittime della mafia sono notevoli: 25mila a Locri e mezzo milione in tutta Italia.
Sono stati ricordati tanti nomi di esponenti delle forze dell’ordine che hanno perso la vita e nessuno li può etichettare e insultare”, ha detto in apertura della manifestazione don Luigi Ciotti dopo le scritte offensive comparse lunedì a Locri.
Locri, come piazza principale, per stare vicino a chi – in Calabria , come in altre regioni – non si rassegna alla violenza mafiosa, alla corruzione e agli abusi di potere. Per la forza e l’attualità della ‘ndrangheta, che oggi è l’organizzazione criminale più attiva.
Una edizione quest’anno, importante, perché lo scorso 1 marzo 2017, con voto unanime alla Camera dei Deputati, è stata approvata la proposta di legge che istituisce e riconosce il 21 marzo quale “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie”.
La lettura dei nomi delle vittime innocenti delle mafie e i tanti momenti di ricordo e approfondimento, nello stesso giorno, alla stessa ora ha unito Locri con i 4000 luoghi in tutta Italia e in Europa e in America Latina.
E’ stato un 21 marzo diffuso su tutto territorio nazionale, da Verbania a Olbia, attraversando Rimini, Prato, Ostia, Napoli, Bari, Trapani. E che ha superato i confini nazionali. Attraverso la rete latinoamericana di ALAS – América Latina Alternativa Social, il 21 Marzo è stato condiviso con le associazioni messicane, colombiane e argentine rispettivamente a Città del Messico, Bogotà e Buenos Aires.
In Europa invece le iniziative hanno riguardato Parigi, Morges e Losanna , Berlino, Madrid e Bruxelles.
A sottolineare – non solo simbolicamente – che per contrastare le mafie e la corruzione occorre sì il grande impegno delle forze di polizia e di molti magistrati, ma prima ancora occorre diventare una comunità solidale e corresponsabile, che faccia del “noi” non solo una parola, ma un crocevia di bisogni, desideri e speranze.
Locri è stata anche protagonista nei giorni del 18 (con l’incontro tra i familiari delle vittime), del 19 con l’incontro con il Presidente della Repubblica e il momento ecumenico di ricordo delle vittime) e del 21 (con la marcia al mattino e i seminari).
RIFLESSIONI DEL MOVIMENTO LIBERA DI CATANZARO:
“Giornata piena di emozioni ed immagini in ricordo delle vittime uccise dalla mafia. Siamo stati a Locri a fianco dei familiari come segno di stima, di affetto e riconoscenza in una terra meravigliosa per “far sorgere il bello”. Dietro ogni nome un amore, un affetto, un legame, un abbraccio che ora non c’è più. Giorno di memoria che vuole farsi impegno, che vuole ricordare tutti senza distinzione. Un ricordo che diventa momento di raccoglimento autentico, estraneo ai “protocolli” celebrativi. Una giornata conquistata quotidianamente con la testimonianza culturale e umana delle scuole, con il sorriso, con un cammino difficile fatto di storie, di racconti dolorosi che hanno consentito di coinvolgere tante persone, associazioni, scuole della provincia. Il 21 marzo è anche questo: sentirsi partecipi, convinti del fatto che tutti i 364 giorni restanti dovrebbero essere vissuti con lo stesso spirito di condivisione. Ogni anno, durante la manifestazione conosciamo e ci confrontiamo con altre realtà e troviamo sempre nuovi spunti per migliorarci e migliorare la nostra lotta, il nostro impegno. Questa è l’eredità e la responsabilità che ci portiamo a casa ogni 21 marzo. Grazie a tutti coloro che in questi mesi hanno testimoniato il valore dell’impegno verso il 21 marzo. Proseguiremo con altre giornate, che continueranno ad essere dell’impegno nella vita quotidiana, nelle piccole e grandi vicende che sono lontane da questi momenti, fondamentali e straordinariamente belli, del ritrovarsi insieme, in piazza. Solo così l’abbraccio di oggi ai familiari produrrá frutti.”