Domani, sabato 11 marzo, a Catanzaro, presso l’auditorium di Villa Betania, si svolge un interessante e innovativo workshop (valido come corso ECM) organizzato da AOGOI e AIMOP (Accademia Italiana di Medicina Orale e Parodontologia), primo al mondo nel suo genere, col quale inizia dalla Calabria un lavoro interdisciplinare sulla ricerca medica avanzata, applicata alla medicina. Se ne discuterà, davanti ad una platea trasversale di specialisti in diverse aree mediche, delle strettissime correlazioni tra paradontite e infertilità, ponendo al centro la donna e l’approccio diagnostico-terapeutico personalizzato.
La peculiarità di questo incontro, è di focalizzare nella donna in età fertile, le condizioni patologiche, fortemente interdipendenti, che possono compromettere la fertilità, in particolare, le correlazioni infettivo-infiammatorie tra il distretto orale e quello urogenitale. Quest’ultimo è il bersaglio principale di pericolose specie batteriche e delle loro tossine che entrando in circolo quando la parodontite non è trattata, possono portare a infertilità, poliabortività precoce, nascite sottopeso e premature, e altre gravi complicanze della gravidanza.
Gli obiettivi specifici di questo convegno che di fatto pone la città di Catanzaro al centro dell’attenzione medico-scientifica e clinica nazionale e internazionale, con il capoluogo e la Calabria effettivo “Laboratorio di Innovazione e Ricerca”, sono i seguenti: focalizzare sulla prevenzione delle patologie del cavo orale, sull’uso dei probiotici in ginecologia, e in particolare sul tema del rapporto tra malattia parodontale (volgarmente conosciuta come piorrea) e la salute femminile.
“La parodontite – spiega Martelli (unico odontoiatra in un convegno di ginecologi e ostetrici) – è un’infezione provocata da batteri. I suoi sintomi: alitosi, sanguinamento gengivale, mobilità dentale, sensibilità dentale, spesso non riconosciuti rapidamente, vengono trascurati fino a quando è troppo tardi. L’infiammazione, quando non viene trattata, causa un progressivo riassorbimento osseo, riduzione del supporto dei denti, e nel suo stadio più avanzato può portare alla perdita dei denti stessi. Numerosi studi scientifici, tra i quali anche i nostri, nel corso degli ultimi 15-20 anni hanno dimostrato la correlazione tra parodontite e vaginosi, endometriosi, preeclampsia, diabete gestazionale, parti pretermine, nascite di basso peso e infertilità, e altre pericolose malattie sistemiche. In particolare, gli effetti della parodontite nella progressione e negli outcomes di una gravidanza, possono essere dovuti alla capacità delle endotossine dei batteri Gram-negativi parodontali di attraversare la placenta nella circolazione sanguigna e influenzare lo sviluppo del feto: ci sono studi che dimostrano l’identificazione di batteri associati alla parodontite in colture di liquido amniotico. Un’ulteriore causa potrebbe essere una batteriemia materna che stimola la sovrapproduzione di citochine pro-infiammatorie rilevate in alte concentrazioni nel liquido amniotico di donne che hanno partorito pretermine”.
La malattia parodontale, in quanto infezione cronica, può arrivare anche ad inficiare i tentativi di trattamenti di procreazione assistita, con un costo biologico ed economico altissimo per gli aspiranti genitori: infatti in oltre il 30% dei casi, le cause dell’infertilità rimangono sconosciute e spesso risolvendo la parodontite si può avere velocemente la tanto attesa gravidanza.
Il dott. Martelli, fondatore dell’International Microdentistry Institute (IMI), delle cliniche EDN-IMI e presidente di AIMOP, porta avanti con il suo team da oltre 20 anni la ricerca a livello internazionale su questa pericolosa infiammazione dei tessuti della bocca, e l’ultimo studio appena pubblicato, indaga nello specifico proprio questo legame tra ciclo ormonale nella vita della donna e infezione parodontale.
“Per quanto riguarda gli effetti della parodontite nel conseguimento di una gravidanza che vada a buon fine – sottolinea invece il prof. Giuseppe Ettore, Direttore del Dipartimento Materno Infantile dell’Ospedale “Garibaldi” di Catania, e presidente nazionale AOGOI – sono oramai chiare le evidenze della correlazione tra malattia parodondale e insuccessi nelle donne sottoposte a protocolli di procreazione medicalmente assistita, così come numerose esperienze cliniche confermano il nesso di causalità patogenetico nei casi di parto pretermine.”
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