«Il ritorno della segretaria generale Susanna Camusso rappresenta per tutta la Cgil motivo di vera soddisfazione. Una tappa importante che contribuisce a rafforzare le iniziative che da mesi proponiamo e che intendiamo portare avanti fino a quando il governo non fisserà la data del referendum sui due quesiti,vaucher e appalti, promossi dalla Cgil nazionale».
Lo dichiara Raffaele Mammoliti, segretario generale della Cgil Calabria in vista della visita del segretario Camusso in Calabria prevista per mercoledì 15 marzo in due tappe, nelle quali si continuerà a promuovere i quesiti dei referendum “Due si per il lavoro” Cgil per l’abrogazione dei voucher e per la responsabilità solidale in materia di appalti.
«La partecipazione a un’assemblea in un insediamento produttivo importante, come quello dell’Abramo Cc a San Pietro Lamentino, – continua Mammoliti – in un settore nel quale registriamo una occupazione giovanile e femminile significativa, ci consente intanto di poter valorizzare il positivo risultato ottenuto dalla Slc Cgil e dai nostri candidati alle elezioni per le Rsu svoltesi nelle settimane scorse (dove la Slc si è affermata come primo sindacato, ndr), e contemporaneamente di poter sviluppare la nostra azione per conquistare nuovi traguardi in termini di tutela rispetto alle condizioni di lavoro e di maggiore garanzia sulla prospettiva occupazionale. Allo stesso modo l’apertura della Camera del Lavoro dì Curinga rappresenta una scelta consapevole e una sfida importante in un luogo paradigmatico all’interno della più vasta area industriale-agricola-agroalimentare di Lamezia Terme. Infatti in tale realtà operano migliaia di lavoratori nei diversi settori. Lavoratori calabresi e di diverse etnie che prestano la loro attività in aziende che esportano i loro prodotti fuori dai confini territoriali e regionali, grazie anche alla posizione logistica e strategica che registra la presenza di infrastrutture indispensabili.
La Camera del Lavoro sarà un presidio di legalità, di riferimento a garanzia per la tutela individuale e collettiva, per il diritto inalienabile del lavoro e per l’esigibilità dei diritti di cittadinanza. Mentre i vari governi – conclude Mammoliti – hanno indebolito l’impianto delle tutele e dei diritti (per ultimo job Act) come Cgil attraverso l’apertura di sedi operative nel territorio intendiamo continuare a contrastare tali scelte e a riproporre la centralità del lavoro e del suo valore sociale e per riscrivere il diritto del lavoro del nostro paese. La proposta di legge di iniziativa popolare “carta dei diritti universali ” che è già stata depositata in Parlamento indica il traguardo a cui vogliamo arrivare».