Promosso dal presidente Mario Oliverio si è tenuto, nel pomeriggio, presso la presidenza della Regione, un incontro con i direttori generali delle aziende ospedaliere e sanitarie calabresi. Erano presenti il direttore generale del Dipartimento Salute, Riccardo Fatarella, il segretario generale della Giunta, Ennio Apicella, il delegato del presidente Oliverio alla Salute Franco Pacenza, il presidente della III^ Commissione Consiliare “Salute” Michele Mirabello.
La riunione-informa un comunicato dell’Ufficio Stampa della Giunta- ha visto allo stesso tavolo tutti gli attori del governo sanitario regionale. Il presidente Oliverio ha rimarcato come per la complessità e per la drammaticità che vive, ormai da lungo tempo, il sistema sanitario calabrese, si ponga la necessità di aprire una nuova fase e in questa direzione la cooperazione tra le diverse Aziende ed i diversi territori calabresi è fondamentale. Si è condiviso di attivare tale tavolo periodicamente e rispetto alle scelte strategiche che via via si vanno assumendo. Un tavolo che, rispettoso dell’autonomia delle Aziende, mantenga nel contempo una unità di intenti ed una forte sinergia istituzionale. Rilevata ancora la necessità di imprimere una accelerazione nell’ansia di cambiamento di cui ha bisogno la sanità calabrese. Scelte rigorose, condivise ed universali- è stato detto- sono la premessa fondamentale per tutti gli atti necessari.
Nel corso dell’incontro si è deciso di inviare, a firma del presidente Mario Oliverio, una nota al commissario Scura ed al sub-commissario Urbani nella quale si afferma” a causa delle incongruenze tra il DCA 30/2016 (nuova programmazione della rete ospedaliera) ed il DM 70/2015 nonché gli impegni modificativi del citato Decreto 30 da Voi assunti nei primi incontri a Vibo Valentia e Cosenza che fanno ritenere ancora in progress la rete ospedaliera decretata.
Si chiede pertanto il rinvio del termine per l’adozione degli atti aziendali e l’immediata apertura di una fase di confronto con le Aziende territoriali ed ospedaliere , coordinate dal Dipartimento regionale “Tutela della Salute”, che possa rapidamente rendere applicabile una pianificazione della rete ospedaliera che così come è oggi non sarebbe applicabile e creerebbe un ulteriore peggioramento sia della qualità dei servizi erogati ai cittadini calabresi e sia del contenimento della spesa e dell’uscita dal piano di rientro.”