In fisica con il termine onda si indica una perturbazione che nasce da una sorgente e si propaga nel tempo e nello spazio, trasportando energia o quantità di moto senza comportare un associato spostamento della materia. Le onde possono propagarsi sia attraverso un materiale sia nel vuoto. Da questa definizione scientifica, è partita la riflessione dell’artista MASSIMO SIRELLI sul significato della parola Onde. Onde, come le onde del mare. Onde come quelle che trasportano i sogni di tante persone che decidono di affrontare il mare e i suoi pericoli in cerca di un futuro e una vita migliore. “Onde” è il nome dell’ultima opera di Sirelli, realizzata all’interno del Parco di Ecolandia di Reggio Calabria per la rassegna Face Festival.
“E mentre noi siamo qui seduti su questi gradini a godere di questo luogo incantato e di questo spettacolo, in tanti spariscono nel buio delle acque di questo mare che tanto ci unisce quanto ci divide”.
Le onde, dipinte in tutte le varianti colore del blu, si poggiano sulla struttura dell’anfiteatro, in maniera libera e imprevista. Così come è imprevisto il viaggio che i “migranti” affrontano, tra insidie e di pericoli, nella speranza di incontrare onde buone.
L’ARTISTA
Massimo Sirelli è un art e creative director: curioso, eclettico e poliedrico. Il suo approccio alle arti visive avviene in adolescenza tramite la graffiti art. Attraverso la prospettiva della strada impara a filtrare i linguaggi metropolitani: le scritte, la pubblicità, gli arredi urbani, i mezzi pubblici e i rifiuti, tutto diviene per lui ambiente di ricerca ed sperimentazione.
Diplomatosi nel 2003 allo IED di Torino nel dipartimento di Digital e Virtual Design, per alcuni anni collabora come freelance con diverse agenzie di comunicazione, lavorando su noti marchi nazionali ed internazionali (Alpitour, Rai, Coca Cola, Ferrero, Seven, Fiat, Iveco etc.). Nel 2006 apre lo studio creativo Dimomedia e i suoi lavori iniziano ad essere pubblicati su alcuni dei più importanti libri di grafica e web design al mondo (Taschen, Gestalten, PepinPress). Dal 2008 è docente di Tecniche di presentazione e Portfolio presso lo IED di Torino e di Como.
Nel 2013 la sua ricerca artistica nel mondo dell’upcycling incontra la sua passione per i robot e la creatività: nasce così AdottaunRobot.com, la prima Casa Adozioni di Robot da compagnia al mondo. Assemblando materiali di scarto raccolti in giro per il mondo, orfani del progresso industriale e del consumismo sfrenato, Sirelli dà vita a numerosi robot, ognuno dotato di una sua personalissima identità e con una storia da raccontare. I robot di Sirelli sono alla ricerca di una famiglia e possono essere adottati da chiunque, a patto che i futuri genitori diano delle buone motivazioni per il loro gesto. Non è solo un fattore economico insomma, ma un fattore di cuore. AdottaunRobot.com è un progetto nato dalla voglia di sperimentare attraverso la cultura del design del riuso una forma di creatività consapevole che mette in primo piano l’aspetto emozionale della materia.
Le creazioni di Massimo Sirelli sono state in mostra presso Museo L. Castel di Pont St.Martin, Temporary Museum di Torino, Triennale di Milano, Villa Reale di Monza, e in moltissime esposizioni e mostre in tutta Italia. Dei suoi Robot hanno parlato le principali testate giornalistiche italiane: internet, radio e carta stampata. Uno dei Robot, nel 2015 è stato omaggiato al Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano. Sempre nel 2015 Sirelli è stato testimonial artistico per Cirio, realizzando tre grandi sculture Robot e una serie speciale di lattine illustrate di pomodoro.
Negli ultimi due anni ha tenuto workshop con bambini di tutte le età presso: Paratissima 2014 a Palazzo delle Esposizioni, Torino, Ospedale Regina Margherita di Torino, Face Festival 2015 a Reggio Calabria, SardAfrica Festival a Museo Archeologico Nazionale G. Sanna di Sassari, Restart Festival a Venturina Terme (Livorno), Open Festival a Palazzo Re Enzo, Bologna e poi Bolzano, Favara e molti altri ancora.