Il tour in treno del segretario nazionale del PD Matteo Renzi oggi fa capolino in Calabria.
Il primo appuntamento sarà a Reggio Calabria, oggi martedì 24 ottobre, alle 11.00, alla stazione centrale, con una visita al Laboratorio marino per le energie alternative sul lungomare cittadino e al costruendo Parco lineare Sud.
Intorno alle alle 11.30, si dirigerà a Rosarno per vedere l’azienda agricola Fattorie della Piana che opera da anni nella produzione di formaggi e altri prodotti legati al territorio.
Alle 12.15 il treno riprenderà la sua corsa in direzione Ricadi-Capo Vaticano, dove si svolgerà un piccolo incontro con gli amministratori locali e gli imprenditori della Costa degli Dei. Qui lascerà il treno Dem e con l’auto si recherà sul litorale ionico, a Cirò Marina, dove è prevista una sua visita alla cantina Librandi.
Nel tardo pomeriggio farà tappa a Catanzaro, con la visita al cantiere di ammodernamento della tratta ferroviaria ionica calabrese a Sellia Marina (Catanzaro).
Domani mercoledi’ 25 ottobre, Renzi riprenderà il suo treno per giungere a Paola (Cosenza) con annessa visita al Santuario di San Francesco di Paola.
Ferrara (M5S): “Prenda gli stessi treni che frequentano i calabresi”
“Qualcuno dica a Matteo Renzi che se proprio deve copiare il Movimento 5 Stelle lo faccia alla lettera”. Così Laura Ferrara, eurodeputata calabrese del Movimento 5 Stelle sul tour del segretario dei democrat che toccherà anche la Calabria nei prossimi giorni. “Il povero Matteo, già Premier delle promesse e mai dei fatti, Segretario nazionale del partito più indebitato d’Italia, sarà costretto a scendere dal suo lussuoso vagone privato per cui chiede donazioni agli italiani, e viaggiare in bus.La Calabria non è più terra di treni ed il suo governo non ha certo lavorato per migliorare la situazione del sistema dei trasporti calabrese. Provi a prendere un interregionale, uno di quelli che i numerosi pendolari calabresi sono costretti a frequentare quotidianamente. Capirà cosa vuol dire vivere in una regione che viaggia su treni della speranza in clamoroso ritardo in termini di sviluppo della rete ferroviaria. Non sarà questa ennesima passerella politica a distrarre i cittadini calabresi dalla completa assenza del Governo targato PD, artefice di una legge elettorale vergognosa nata dall’accoppiata Renzi-Berlusconi. Una riforma elettorale che darà all’Italia l’ennesimo parlamento di nominati, gli stessi che già eletti nelle passate elezioni non hanno fatto nulla per questa regione. Se ai calabresi venisse data la possibilità di scegliere i propri rappresentanti, allora sì che il PD dovrebbe prendere un treno, quello verso la ricerca di un lavoro vero”.