Testo della dichiarazione dell’assessore alla mobilità e al traffico Giovanni Merante:
“Leggendo la replica alle mie dichiarazioni da parte dei consiglieri Capellupo, Giglio, Guerriero e Mancuso, in merito all’incontro con i vertici dell’AMC da me convocato, non posso che chiarire all’opinione pubblica alcuni punti, dagli stessi sollevati, in una vicenda che potrebbe assumere contorni goliardici. Rivolgo la mia risposta esclusivamente ai consiglieri Giglio e Mancuso che ritengo artefici del primo comunicato stampa da me contestato. Sottraggo dalla quaestio i consiglieri Guerriero e Capellupo per i seguenti ordini di motivi. Sentito telefonicamente il primo, subito dopo la lettura del comunicato stampa a firma dei quattro consiglieri di opposizione, lo stesso mi riferiva di aver autorizzato la firma sul documento pur non conoscendone il contenuto e mi riservo di esprimere gli epiteti utilizzati nei confronti degli altri estensori della nota. Per quanto concerne il consigliere Capellupo, lo esonero esclusivamente per la motivazione, e questo sì fatto grave, che lo stesso fosse assente nella riunione da me convocata.
Nel merito ho anche verificato, con altri intervenuti alla riunione, l’assenza di un sistema di video conferenza o la proiezione ologrammatica del consigliere Capellupo, mezzi, questi, che avrebbero potuto consentire allo stesso consigliere la partecipazione mediatica all’incontro (il Comune non è ancora attrezzato per queste strumentazioni tecniche), né, tantomeno, ho notato la presenza tra le mani degli altri tre firmatari di walkie talkie, con i quali avrebbero potuto interloquire con il consigliere assente. Ma nonostante ciò, il consigliere Capellupo, come il fantasma dell’opera, per se stesso e per i suoi colleghi, era presente alla riunione ed interloquiva con i vertici dell’ AMC, e, paradossalmente autofirmava, per tramite di un comunicato stampa, la sua presenza all’incontro.
Basterebbe gia’ questo per riconfermare in toto le falsita’ e le bugie addotte dai quattro consiglieri. Nel merito, poi, della contestazione sollevata dai consiglieri d’opposizione sulla mia presa di posizione relativa alla definizione della tariffa da applicare nella gestione del parcheggio del Nosocomio cittadino, sono a precisare quanto segue. Confermo e ribadisco la mia convinzione che l’importo proposto, in seno alla riunione di cui sopra, non è congruo. E’ compito dell’Amministrazione attiva di governo, nel momento in cui si procede all’affidamento di un servizio ad una Societa’ partecipata comunale, quello di stabilire elementi di efficacia, di efficienza e non per ultimo di redditivita’, in seguito a predisposizione di business plan per l’azienda chiamata a sostenere i costi della gestione. Non si puo’ permettere che l’AMC, sulla quale il Comune sta investendo per potenziarne i servizi, possa, anche alla luce dell’imminente riapertura della funicolare, ricadere nel baratro dei bilanci non in attivo. Tali bilanci hanno vissuto il loro picco negativo piu’ drammatico nel quinquennio di amministrazione di colore politico vicino ai quattro consiglieri di opposizione. Solo una sana e prudente gestione di questi ultimi anni ha ricondotto la societa’ ad un esercizio normale.
La mia posizione, pertanto, era rivolta a garantire, pur sempre con tariffe contenute per l’utenza, entrate certe per l’AMC tali da poter coprire i costi d’esercizio e consentire alla stessa azienda, insieme alla gestione della Funicolare, un nuovo piano aziendale con l’utilizzo sagace ed intelligente di risorse ed, in un futuro prossimo, di pratiche attive su tutto il personale in dotazione, specie quelle part-time. Reputo in conclusione, non entrando nel merito delle affermazioni dei consiglieri sulla mia mancata elezione in consiglio comunale, e seppur ricordando loro brevemente di essere stato tra i nove più votati della città di Catanzaro con circa 660 preferenze, che questa ulteriore caduta di stile sia riconducibile alla loro poca e breve esperienza in seno al civico consesso, nonché all’essere avulsi rispetto alle politiche del territorio espresse da un già confuso centrosinistra cittadino”.