E’ stato definito il Festival “delle larghe intese”, quello che si è appena concluso nella città dei fiori. La scelta di Carlo Conti di aprire alla concorrenza ed invitare Maria De Filippi a dividere il palco con lui, si è rivelata vincente. Erano anni che in tv il Festival di Sanremo non registrava ascolti così alti. Tra i protagonisti di questo Festival da record c’è anche Michele Affidato, l’orafo calabrese che già da diversi anni ha associato il suo nome ed il suo marchio al popolare evento canoro. La sua arte anche quest’anno ha impreziosito il Festival ed i più importanti eventi collaterali alla kermesse, ricevendo l’attenzione dei più importanti programmi televisivi tra cui Porta a Porta, La Vita in Diretta, Storie Vere e dei settimanali Eva Tremila e Vero.
L’impegno più prestigioso è stato senz’altro la realizzazione del premio speciale che al termine della serata di giovedì è stata consegnata sul palco dell’Ariston ad Ermal Meta, la cui interpretazione di “Amara Terra Mia” di Domenico Modugno è stata proclamata la più intensa e la più bella tra le tante cover dei big in gara. “La Ballata contro la Guerra” brano scritto da Domenico Modugno ed Enrica Bonaccorti che tra l’altro fu la sigla dello sceneggiato Rai “Nessuno deve Sapere” girato tra il 1972-73 proprio nella provincia di Crotone. Il premio che Ermal Meta ha alzato trionfante sul palco dell’ Ariston è una chiave di violino, in cui è stata inserita una margherita in argento con capolino in oro 18 kt e pavé di diamanti: fiori e musica, le due caratteristiche di Sanremo, coesistono nell’opera ideata e realizzata dal maestro Affidato.
L’orafo crotonese ha poi realizzato tanti altri premi per i più importanti eventi collegati al Festival; per la quarta edizione del premio “Numeri Uno – Città di Sanremo”, ideato da Ilio Masprone, ha realizzato la Palma d’Argento che è stata assegnata quest’anno a Rita Pavone, nota cantante la cui lunga carriera è stata celebrata anche sul palco dell’Ariston durante la serata finale del Festival. Il premio, consegnato dallo stesso Affidato insieme al Governatore della Liguria Giovanni Toti ed il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri, che negli anni precedenti era andato a Pippo Baudo, Al Bano Carrisi ed a Tony Renis, raffigura una palma affiancata dal numero “Uno” nel quale sono stati inseriti un fiore in argento ed un topazio azzurro che simboleggiano i fiori ed il mare della città di Sanremo. Rita Pavone ha ricevuto anche un altro premio creato dal maestro Affidato, questa volta per conto dell’Afi (Associazione Fonografici Italiani) che ogni anno a Sanremo premia personaggi del mondo della musica. I premi Afi sono stati consegnati anche ai giovani Tommaso Pini e Francesco Guasti, ad Al Bano Carrisi, Fiorella Mannoia, Gigi D’Alessio e Don Backy. Per l’Afi Affidato ha realizzato anche quest’anno, interamente a mano, un bassorilievo su lastra in argento su cui è raffigurato un grammofono dipinto con smalti a fuoco. Anche i premi “Dietro del Quinte” vengono realizzati dall’orafo calabrese già da diversi anni: riservato a coloro i quali contribuiscono, appunto da dietro le quinte, a rendere popolare la kermesse canora a livello nazionale ed internazionale.
Il premio è composto da una D e una Q stilizzate poggiate su una base su cui è stato inciso il logo della manifestazione ed il nome del premiato. Quest’anno i premi “Dietro le Quinte” sono stati consegnati ad Alberto Hazan, Mario Lavezzi, Alessandra Comazzi, Andrea Rosi, Adriano Pennino ed al critico musicale Michele Monina de (Il Fatto Quotidiano). Premi Menzione Speciale per i 50 anni di carriera sono andati infine ad Elio Cipri e Vittorio De Scalzi dei New Trolls. Per Casa Sanremo ha realizzato i premi “Soundies Awards” costituiti da un bassorilievo in argento consegnati a Maldestro e Fabrizio Moro. Un altro premio speciale è stato realizzato per la mostra dedicata dal Museo della Canzone alla memoria di Claudio Villa, consegnato alla figlia Emanuela. Ancora bassorilievi in argento realizzati per “Musica contro le mafie”, evento che si prefigge di gratificare quegli artisti che con la loro musica hanno contribuito a diffondere un modello culturale da contrapporre a quello mafioso assegnati a Mujura e Molla. Nell’occorrenza è stato ricordato il direttore di Rai Basilicata, Fausto Taverniti, scomparso alcuni mesi fa, negli anni sempre presente a tutti gli eventi di “Casa Sanremo”.
Nella sua settimana sanremese Affidato ha portato anche molto di se stesso: da una parte la sua terra con il Pitagora d’Argento, un premio speciale ispirato alla sua Crotone che ha voluto personalmente consegnare a Lele, vincitore nella sezione delle nuove proposte; e dall’altra il suo impegno come testimonial dell’Unicef che lo ha visto protagonista, insieme al presidente nazionale Giacomo Guerrera, in un convegno organizzato dallo stesso Affidato, a difesa dei soprusi subiti dai bambini di tutto il mondo ed in favore dei diritti dei migranti, ospitato al theatre Limoni.
“Una settimana molto frenetica quella che ho vissuto a Sanremo – commenta Affidato – sono contento ed orgoglioso di aver portato a termine questo progetto artistico per il 67° Festival di Sanremo, di essere stato promotore di iniziative a sostegno dell’Unicef ed alla promozione del mio territorio”.