Mind the Gap Festival si è concluso nel migliore dei modi. Ultimo ospite della rassegna culturale è stato Stefano Rodotà.
Il 19 novembre pomeriggio il giurista, alle ore 16:00 è stato ospite presso il Campus Universitario “S. Venuta” di Catanzaro, area giuridica, aula “L”, per discutere su “Gli usi umani degli esseri umani. Tecnologie e diritti delle persone.”
Il “Book Club UMG”, associazione senza scopo di lucro a dalla quale costola nasce il Festival ringraziano, prima di tutto, gli artisti che hanno partecipato alla terza edizione del Festival.
L’ultimo saluto degli organizzatori va a tutte le persone che hanno ascoltato, sono intervenute e hanno applaudito agli incontri, dedicando anche un’ora del loro tempo libero per confrontarsi con qualcosa d’interessante.
Rodotà Nasce a Cosenza nel 1933, oltre ad essere un importante giurista è un politico ed un accademico. La sua carriera politica è costellata da avvenimenti e cariche importanti. Tutto ebbe inizio all’interno del partito radicale. Stefano Rodotà è stato deputato più volte, è stato ministro della Giustizia e nel 1992 ha sostituito il presidente della camera Oscar Luigi Scalfaro alla presidenza del Parlamento. All’interno dei confini della politica europea ha partecipato alla scrittura della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. Lo ricordiamo ultimamente per aver partecipato, nel 2013, come candidato, non eletto, alla corsa per diventare Presidente della Repubblica Italiana.
Si chiude nel modo migliore la terza edizione del Festival Mind the Gap, dopo aver dimostrato per l’ennesima volta all’altezza di un qualsiasi altro evento nazionale. Gli ospiti di quest’anno sono stati: Gioacchino Criaco, Vincenzo Imperatore, Lou Palanca, Matteo Viviani, Clementino, Mimmo Gangemi, Giulio Cavalli, Pierluigi Pardo, Eman.
Un Festival che guarda alla cultura in modo ampio. Perchè gli organizzatori – Flavio Grandinetti, Fabiola Lacroce, Roberto Sgro – del Festival, quando lo idearono tre anni fa pensarono a qualcosa che potesse coinvolgere l’Università, prima di tutto, ma anche tutta la cittadinanza catanzarese, affinché fosse un momento d’incontro e di confronto senza escludere il piacere e il divertimento.
A tre anni di distanza sembra che la scommessa sia stata vinta, perché Il Mind the Gap oggi rappresenta una valida vetrina culturale per il territorio catanzarese e non solo.