La Procura della Repubblica di Palmi ha ultimato le indagini nei confronti di 17 persone indagate nell’ambito dell’inchiesta “Money Gate” che il 29 maggio scorso aveva portato agli arresti domiciliari l’ex presidente del Catanzaro Giuseppe Cosentino e sua figlia Ambra.
L’ipotesi di reato nei raffronti di Cosentino è frode in competizione sportiva.
L’accusa sostiene che tutti gli indagati si sarebbero accordati, per far terminare in parità l’incontro del campionato di Lega Pro tra il Catanzaro e l’Avellino del 5 maggio 2013. Cosa che poi non si è verificata.
Il processo sportivo è terminato il 19 dicembre scorso senza penalizzazione per le due squadre. La Procura federale ha in ogni caso presentato appello.