Il Museo del Rock di Catanzaro apre l’ennesima “finestra” sulle radici del rock italiano. Dopo le presenze di Jenny Sorrenti, Vittorio De Scalzi e de I Ribelli, sabato 20 maggio alle ore 19:00 nei locali del “tempio” catanzarese della musica rock, Piergiorgio Caruso propone una serata dedicata al prog degli anni ’70 con gli Osanna.
Sarà un gradito ritorno quello di Lino Vairetti. Già ospite del Museo, e precedentemente del Festival d’Autunno, il musicista napoletano presenterà il nuovo doppio LP “Papé Satan Aleppe” uscito in questo formato da pochi giorni. Musica, video e conversazioni con il pubblico saranno il centro di una serata che vedrà anche la presenza di Gianni Leone, leader de Il Balletto di Bronzo.
Gli Osanna sono stati tra gli alfieri di un periodo felice del rock italiano. Nel 1971 insieme al Banco del Mutuo Soccorso, alla Premiata Forneria Marconi, a Le Orme, i New Trolls, e agli Area, conclusasi l’epopea beat, diedero vita a una svolta musicale riprendendo le sonorità progressive provenienti dall’Inghilterra grazie a gruppi come i Nice, Emerson, Lake & Palmer, Genesis, King Crimson, Yes, Gentle Giant e Van der Graaf Generator tra gli altri. Una rivoluzione musicale che ebbe un grande riscontro anche nella stessa terra di Albione, ma anche in tutta Europa, Giappone e negli Stati Uniti.
Gli Osanna furono innovativi anche per il modo di presentarsi sul palco, anticipatori di ciò che i Genesis avrebbero presentato solo alcuni mesi dopo nei loro spettacoli. Vestiti con delle tuniche bianche e truccati in viso, oltre alla originalità della loro musica, curavano anche l’aspetto teatrale che richiamava la scuola napoletana. Una “trovata” mai vista prima di allora.
Nel 1971 il loro primo album, “L’uomo”, fu un autentico successo 1971 che si ripeté nei più importanti raduni italiani e li portò a collaborare con Luis Bacalov, incidendo “Preludio, Tema, Variazioni e Canzona”, colonna sonora del film “Milano Calibro 9” prima di ottenere il loro più grosso successo con l’album “Palepoli”. Da allora l’ascesa degli Osanna è stata continua e ancora oggi ricevono grandi consensi in tutto il mondo.
Gianni Leone, tastierista e voce de Il Balletto di Bronzo, ha iniziato la sua fulgida carriera con due importanti gruppi napoletani: i Volti di Pietra e Città Frontale. Anche nel suo caso fu decisivo il passaggio dal beat al pop con i due album “Sirio 2222” e lo stupefacente “YS”, ancora oggi considerato una pietra miliare del prog nostrano.
L’importanza della storia degli Osanna e di Gianni Leone fanno pregustare una ennesima serata in cui a farla da padrona al Museo del Rock sarà la buona musica con il solito evento da non perdere.