Le notevoli difficoltà causate dai vincoli del Patto di Stabilità – e quindi l’impossibilità nell’immediato di potere utilizzare le risorse inserite in bilancio – impediscono di confermare nella data prevista la Notte Piccante. Si tratta di difficoltà che, a cascata, si riversano sul Comune dal Governo centrale e dalla Regione e di cui bisogna purtroppo prendere atto. E’ una difficoltà oggettiva che investe la totalità dei Comuni italiani che, a buon ragione, stanno chiedendo al governo Renzi il superamento nel 2016 del Patto di Stabilità allo scopo di restituire agli Enti Locali capacità di investimento e di flessibilità finanziaria.
Tale situazione non allenta affatto l’attenzione dell’Amministrazione sul centro storico. In attesa di ottenere la disponibilità delle risorse (che consentiranno una ricca programmazione in autunno e in inverno, fino al Capodanno), corso Mazzini sarà animato sabato 26 settembre da una serata di eventi totalmente a costo zero.
Non si tratterà ovviamente di una versione ridotta della Notte Piccante, ma del primo di una serie di appuntamenti con il centro storico destinati a calamitare l’attenzione di migliaia di visitatori. La filosofia di fondo è sempre quella di recuperare attrattività del centro, favorire la pedonalizzazione, promuovere le risorse ambientali, architettoniche e culturali di cui la parte antica della città dispone.
Si comincia, come detto, sabato 26 all’interno dell’isola pedonale con un evento centrale in piazza Prefettura e due eventi collaterali, uno dedicato al mondo dello sport (“Sport in piazza”, curato dal CONI) e l’altro alle arti visive, al cibo, alla musica e al teatro (“Don’t cry for me Pianicello” a cura di ALTRove).
L’evento centrale – che aprirà il Festival d’Autunno diretto da Antonietta Santacroce – sarà il concerto di Antonio Castrignanò, personaggio-simbolo della Notte della Taranta di Melpignano, evento che attira ogni anno più di 200mila persone.
Castrignano è, nel suo genere, una vera celebrità. Ha suonato e collaborato con artisti come Giuliano Sangiorgi e i Negramaro, Goran Bregovic, Ballakè Sissoko, Ludovico Eunaudi e tanti altri. Ha avuto il merito di fare riscoprire e valorizzare la musica popolare salentina e in particolare dell’ormai celebre “pizzica”.
Ci sono le condizioni perché, a costo zero, il centro possa essere pienamente vissuto, avviando un percorso che porterà ad una programmazione di eventi fino alla fine dell’anno.