E’ andata in scena sabato 25 marzo al Teatro Politeama di Catanzaro “I suoceri albanesi: due borghesi piccoli piccoli”, commedia di Gianni Clementi che ha visto sul palco il riuscitissimo duo composto da Francesco Pannofino (protagonista della celebre serie “Boris” e voce maschile per eccellenza del cinema da George Clooney a Tom Hanks, fino a Banderas e Denzel Washington) ed Emanuela Rossi (voce italiana ufficiale di attrici come Michelle Pfeiffer, Robin Wright, Kristin Scott Thomas ed Angela Bassett).
La storia vede al centro una famiglia borghese: un padre, una madre e una figlia.
Lucio, cinquantacinquenne, consigliere comunale progressista, e Ginevra, cinquantenne, chef in carriera, con un passato fatto di lotte politiche e rivolte generazionali, conducono un’esistenza improntata al politically correct, cercando quotidianamente di trasmettere alla figlia Camilla, sedici anni, il loro stile di vita, pregno di valori importanti, di parole mai banali. Al terzetto si aggiunge l’amica del cuore di Ginevra, Benedetta, erborista alternativa in analisi perenne. Come in tutte le famiglie, anche le incombenze pratiche occupano uno spazio importante nella vita di Lucio e Ginevra e la rottura di una tubazione del bagno di servizio obbliga i coniugi a chiamare una ditta per il restauro completo del locale.
La ditta è formata da due giovani: Igli e Lushan. Sono albanesi, con alle spalle una storia simile a quelle che si leggono tutti i giorni sui giornali ma con un lieto fine: il raggiungimento del permesso di soggiorno e la costituzione di una società. Un esempio da seguire per Camilla e i giovani come lei, abituati al contrario a situazioni agiate e iperprotettive. È questo che Lucio e Ginevra pensano, contemplando la luce che illumina gli sguardi dei due albanesi. Una luce piena di vitalità, voglia di fare, come solo chi ha davvero conosciuto la fame può ancora avere. Ma un giorno Lucio dimentica un importante documento, torna a casa ad un orario imprevisto e le certezze sue e di Ginevra crollano come un castello di carte. Una commedia divertente e attuale, che invita anche alla riflessione e che affronta il tema dell’immigrazione e dell’integrazione con assoluta leggerezza.
Una fotografia dei nostri giorni che diverte e coinvolge il pubblico, con due strepitosi protagonisti.