«Il Ministro Galletti disponga una verifica del comando dei Carabinieri del Noe per monitorare i livelli inquinamento della spiaggia e del mare di Catanzaro». È quanto afferma il deputato M5s Paolo Parentela, che aggiunge: «Grazie alle segnalazioni degli attivisti del Meetup Il Territorio Cinque Stelle Catanzaro e ad alcuni articoli apparsi sulla carta stampata, siamo venuti a conoscenza di una delle cause del mancato funzionamento delle pompe di sollevamento che dovrebbero portare le acque reflue dai quartieri Lido e Casciolino verso il depuratore di Catanzaro. Sembra che alcune ditte di autospurgo abbiano l’abitudine di scaricare i risultati del proprio lavoro nei pozzetti che si trovano nei dintorni del porto. Questo porta al sovraccarico delle condotte che, in automatico, scaricano direttamente le acque nere a mare attraverso il celebre ‘fosso barbaruzza’».
Il Cinque Stelle continua: «Ho interrogato il Ministro dell’ambiente Galletti per accendere i riflettori sui problemi connessi alla depurazione nella città di Catanzaro. Ho potuto ispezionare il depuratore lo scorso anno e sono consapevole che i disagi nella città non sono di certo dovuti semplicemente alle ditte di autospurgo che non rispettano le regole. La verità è che un nuovo depuratore per Catanzaro è più che necessario e spero che le vicissitudini legali che ne stanno causando il mancato inizio della costruzione trovino presto una soluzione che vada a vantaggio di cittadini e dell’ambiente».
«La stagione estiva del 2015 – conclude Parentela – ha fatto emergere tutte le criticità del problema depurazione nel catanzarese ed in tutta la Calabria. Io sto continuando ad interessarmi dei sistemi di depurazione di tutta la regione per 365 giorni all’anno, ma il mio lavoro si scontra perennemente con l’inefficienza della vecchia politica, che non riesce in alcun modo a rimediare ad un problema che potrebbe vanificare tutti gli sforzi degli operatori turistici calabresi. La Calabria ha un gran bisogno di turismo, ma per crescere c’è un enorme bisogno di tutela ambientale».