«Le dimissioni di Luigi Siciliani dalla guida di Amc sono tardive, si sarebbe dovuto dimettere il giorno dopo la sentenza». È quanto afferma il deputato M5s Paolo Parentela, che aggiunge: «Io e gli attivisti del Meetup di Catanzaro, abbiamo sin da subito richiesto le dimissioni di Siciliani, non soltanto attraverso la stampa ma anche durante un incontro ufficiale con il Sindaco di Catanzaro Sergio Abramo. A noi appare incomprensibile come siano dovuti passare 4 mesi tra la sentenza di Cassazione e le dimissioni di Siciliani, anche in considerazione del fatto che il condannato in via definitiva ha continuato a ricevere il suo lauto stipendio. Appare ancora più incredibile che la sua nomina ai vertici di AMC sia arrivata pochi giorni dopo la sentenza di secondo grado».
Il Cinque Stelle continua: «Il Sindaco Abramo e la sua giunta hanno sempre difeso il lavoro di Siciliani, che a quanto pare avrebbe risanato i conti della municipalizzata catanzarese. La mia impressione è che chiunque avrebbe saputo fare altrettanto. Con il M5S al governo della città un condannato in secondo grado non avrebbe mai ricevuto una nomina così importante. In una terra come la Calabria è indispensabile spazzare via ogni ombra di poca onestà da qualsiasi istituzione, anche in assenza di condanne definitive».
«In ogni caso – conclude Parentela – ci giunge notizia che Siciliani stia continuando a frequentare gli uffici di Amc. Si impedisca ad un soggetto interdetto dai pubblici uffici di poter frequentare ancora i luoghi istituzionali della città».