E’ stato presentato, nel corso di un seminario di studi, promosso dall’Assessore alle Infrastrutture Roberto Musmanno, il “Protocollo ITACA” della Regione per la sostenibilità ambientale degli edifici residenziali. La Regione – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – ha avviato un percorso di regolamentazione degli aspetti legati alla sostenibilità ambientale nel settore dell’edilizia. Lo scopo che s’intende perseguire, tra gli altri, è di rendere obbligatoria la certificazione ambientale, regolata da un opportuno protocollo, per tutti gli edifici finanziati con fondi pubblici. In questo ambito è in corso, in collaborazione con l’Università della Calabria e con l’Università Mediterranea, l’elaborazione del “Protocollo ITACA Regionale” per la Calabria.
La prima versione del documento, elaborata nell’ambito del Progetto denominato “Parco”, è stata illustrata, durante il Seminario, tenutosi nella sede della Cittadella, cui hanno partecipato un gruppo ristretto di rappresentanti delle categorie interessate come Ordini Professionali, Associazioni delle Imprese di Costruzione ed Associazioni delle Cooperative di Costruzione. Per illustrare le finalità e la struttura del Protocollo sono intervenuti il Dirigente regionale Giuseppe Iiritano, Paolo Veltri, Direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile (DINCI) dell’Università della Calabria e Gianfranco Neri, Direttore del Dipartimento di Architettura e Territorio dell’Università Mediterranea di Reggio. I contenuti specifici dei diversi capitoli di cui il testo si compone sono stati, invece, illustrati dai responsabili dei gruppi di docenti e ricercatori dell’Unical e dell’Università “Mediterranea” che hanno curato la stesura del documento.
Lo scopo dell’incontro è stato quello di informare i partecipanti sulla natura e sui contenuti del Protocollo e raccogliere osservazioni per il suo miglioramento in vista della sua prossima approvazione formale, prevista entro l’estate. Il “Protocollo ITACA” nazionale nasce diversi anni fa dall’esigenza delle Regioni di dotarsi di strumenti validi per promuovere la sostenibilità ambientale nel settore delle costruzioni. È stato realizzato da ITACA (Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale), con il supporto tecnico di iiSBE Italia e ITC-CNR, e approvato nel 2004 dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.
Il Protocollo permette di valutare le prestazioni di un edificio in riferimento all’efficienza energetica e all’impatto ambientale, favorendo così la realizzazione di edifici sempre più innovativi, a energia zero, a ridotti consumi di acqua, con materiali che garantiscano un elevato comfort. Per sua natura il Protocollo ITACA nazionale richiede di essere adattato agli specifici contesti regionali. La versione per la Calabria, presentata durante il Seminario, è stata realizzata dalle università anche in collaborazione con IiSBE che ne ha verificato la coerenza con lo standard nazionale. Il protocollo regionale prevede un “Protocollo Sintetico”, cioè una versione ridotta e semplificata delle regole e dei criteri, che sarà introdotta subito, e una versione “completa” che sarà, invece, introdotta nei prossimi anni.
In questo modo sarà data la possibilità agli attori coinvolti di adattarsi progressivamente alle nuove regole. Il “Protocollo Itaca” sarà richiamato nel Regolamento di Attuazione della legge regionale 41/2011, “Norme per l’abitare Sostenibile”, la cui approvazione è prevista entro la prossima 2016 e verrà adottato per l’ottenimento del “certificato di sostenibilità ambientale”.
La valutazione, secondo il Protocollo ITACA, sarà richiesta obbligatoriamente per tutti gli interventi realizzati con fondi pubblici, come ad esempio quelli finanziati con il POR 2014-2020. “Con il Protocollo ITACA regionale la Calabria – ha dichiarato l’Assessore Musmanno – si dota di uno strumento all’avanguardia per garantire la qualità ambientale degli edifici realizzati sul proprio territorio Desidero ringraziare i docenti e i ricercatori che hanno lavorato al documento, realizzando un prodotto rigoroso da un punto di vista scientifico e allo stesso tempo facile da usare per imprese e professionisti. Allo stesso modo ringrazio IiSBE per il contributo dato. Il lavoro in questo ambito non si ferma qui. Il progetto PARCO prevede che siano rilasciate, nei prossimi due anni, tre aggiornamenti del Protocollo, raccogliendo i suggerimenti degli attori coinvolti e valutando i risultati ottenuti. Altri incontri, aperti a tutti gli interessati, sono previsti a breve.
La Regione sta rapidamente recuperando terreno rispetto alle altre Regioni italiane sui temi della sostenibilità. Con l’approvazione del regolamento della legge 41/2011 e la conseguente attivazione del Protocollo avremo a disposizione strumenti di livello pari a quello delle più virtuose”.