Il Presidente della Regione Mario Oliverio interviene – attraverso un comunicato dell’ufficio stampa della Giunta – sulla vicenda del bambino della Costa D’Avorio, Cisse, sbarcato da solo in Calabria, che si è ricongiunto con la sua famiglia.
“La vicenda del piccolo Cisse, il bambino della Costa D’Avorio, di 5 anni, sbarcato da solo al porto di Corigliano il 15 luglio, che, grazie ad una straordinaria e ininterrotta mobilitazione, promossa da Franco Corbelli, con il sostegno della Presidenza della Regione e di altri soggetti e associazioni meritorie, ha ritrovato i suoi genitori (prima il padre, rintracciato, un mese fa, in Francia e fatto arrivare in Calabria e ieri anche la mamma, ritrovata e liberata in Libia, dal campo lager dove era prigioniera, dalla metà di luglio, quando era stata fermata, con la forza, mentre stava per salire, insieme al suo bimbo, su un barcone per arrivare in Italia) che presto potrà riabbracciare, è una di quelle storie esemplari di solidarietà e d’impegno umanitario che – dichiara il Presidente Oliverio – sono motivo di orgoglio per tutto il popolo calabrese, per l’intera regione. Ho seguito sin dall’inizio la vicenda del piccolo Cisse. Infatti, il giorno dopo il suo sbarco Corbelli mi ha informato. Insieme a lui, con il Prefetto Tomao, il Questore, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, due giorni dopo, mi sono recato a Sibari per questo caso umano, ed in quella occasione ho incontrato circa duecento minori non accompagnati sbarcati al porto di Corigliano assieme ad oltre 700 migranti. Sabato scorso mi ero sentito telefonicamente con Corbelli e avevo deciso di scrivere al Ministro degli Interni, Marco Minniti, per chiedere un suo intervento presso le autorità libiche al fine di ottenere la liberazione della mamma del bambino, che si diceva fosse stata imprigionata perché non aveva i soldi da dare agli scafisti per pagare il viaggio. Ieri quando ho appreso la notizia della liberazione della donna, sono rimasto molto contento. Trovare, in meno di due mesi, i genitori di questo bambino, sbarcato senza genitori e parenti a Corigliano, dopo che la mamma, lo aveva affidato ad un suo connazionale, per portarlo in Italia, con la speranza che potesse qui trovare suo padre, è stata una impresa incredibile. Una storia che meriterebbe di essere raccontata da tutti i media italiani ed internazionali. In questa storia è condensata la vicenda drammatica dell’immigrazione ma anche un messaggio di solidarietà, di accoglienza, di civiltà. E’ la Calabria solidale e ospitale che ancora una volta mostra al mondo il suo volto migliore, quello vero. Continuerò naturalmente a seguire, insieme a Corbelli, che ringrazio per il suo grande impegno umanitario, il caso del piccolo Cisse e mi attiverò nelle prossime ore, contattando il Ministro Minniti, per poter ottenere un corridoio umanitario per consentire alla mamma del bambino, di poter riabbracciare il figlioletto”.