“La reazione di Parlamentari e Consiglieri Regionali del centro-destra in Calabria (da Occhiuto a Cannizzaro) alla pubblicazione, da parte della stampa, delle notizie relative al rischio di disimpegno da 28 a 48 milioni di euro di finanziamenti del FSE, da parte della Commissione Europea, per le irregolari e disinvolte gestioni dei Bandi per la formazione socio-sanitaria della passata Giunta Regionale, suscita davvero incredulità.
Il tentativo di Occhiuto e Cannizzaro di addebitare all’attuale Giunta regionale la responsabilità delle reprimende dell’Audit di controllo della Commissione Europea sui bandi FSE e sulla gestione dei controlli della passata Giunta regionale, controllo avvenuto in febbraio e novembre 2014, appare davvero inverosimile e denota una notevole faccia tosta: scaricare su chi ha scoperchiato i coperchi delle pentole delle irregolarità la responsabilità delle irregolarità di chi ha gestito nella precedente legislatura anche le attività di formazione soggette alle contestazioni della Commissione Europea, è davvero esercizio di incredibile falsatura della realtà. Invece di riconoscere la catastrofica gestione dei fondi comunitari della Giunta di centrodestra, tenta di cambiare le carte in tavola e di addebitare all’attuale Giunta, da poco più di un anno al governo della Regione, le enormi e pesanti responsabilità della precedente amministrazione regionale nella gestione del POR 2007/2013.
E’ bene allora ricordare il quadro catastrofico dei fondi comunitari, con un rischio elevatissimo di disimpegno finanziario da parte della Commissione Europea, di oltre 1 miliardo e 200 milioni di euro, a cominciare dal FSE fino al FESR, e con un nuovo programma 2014/2020 nemmeno abbozzato e rigettato dalla Commissione Europea come improponibile!
E’ solo grazie al lavoro straordinario e senza sosta, realizzato in questo primo anno di governo, che siamo riusciti a recuperare ed evitare la perdita secca di oltre un miliardo di euro ed un danno di proporzioni enormi per la nostra regione.
E’ solo grazie al lavoro impostato in questo primo anno, anche relativamente alla organizzazione del sistema di controlli che siamo riusciti a recuperare la necessaria credibilità ed affidabilità nei confronti della Commissione e ad ottenere la revoca della sospensione dei pagamenti che da oltre tre anni era stata assunta nei confronti della Calabria con grandi implicazioni per il bilancio della nostra Regione.
E’ solo grazie al lavoro portato avanti in questo anno che siamo riusciti a recuperare i ritardi accumulati in precedenza definendo i documenti di programmazione necessari all’ utilizzazione delle risorse destinate alla Calabria nel periodo 2014/2020 (FESR-FSE-PSR). Documenti approvati dalla Commissione con valutazione positiva ed accompagnati da apprezzamento formale sul “cambio di rotta che si registra finalmente in Calabria”.
Ma, a fronte di questo impegno e di questi risultati, che fanno gli ineffabili esponenti del centrodestra?
Urlano perché siamo oggi in presenza, dopo un anno di serrata trattativa con la Commissione Europea per riparare a danni peggiori, di un rischio di decertificazione di alcune decine di milioni da parte della Commissione Europea sul FSE Calabrese, tutto motivato dalla denuncia di irregolarità avanzata dalla Commissione Europea sulla passata gestione e che purtroppo arriva oggi a compimento.
Invece di scegliere il silenzio, o meglio ammettere lo sfacelo della gestione del centrodestra, cercano, imprudentemente, di ribaltare le responsabilità su chi oggi sta lavorando per garantire trasparenza e correttezza nella gestione delle risorse pubbliche, facendosi carico delle pesanti conseguenze della disastrosa gestione fallimentare del centro destra alla guida della Regione. In questi mesi abbiamo scelto la linea del lavoro portata avanti in silenzio e non quella della denuncia della pesante eredità che abbiamo trovato, la cui rilevanza è a tutti nota.
Evidentemente alcuni rappresentanti del centrodestra hanno pensato bene di ricorrere al ribaltamento delle responsabilità ed alla palese falsificazione della realtà. Ora basta. C’è un limite a tutto”.