Riceviamo e pubblichiamo:
Se in qualsiasi pubblica amministrazione risulta sempre complicato trovare ed identificare i responsabili dei “guasti” amministrativi è, al contrario, molto semplice dare un nome ed un cognome a colui che nella nostra Città ha di fatto creato le premesse per l’attuale disastrosa gestione del verde pubblico: Sergio Abramo.
E’ stato lui, infatti, in perfetta solitudine a voler togliere la gestione della cura e della manutenzione del verde pubblico alla società partecipata del Comune Capoluogo, la Catanzaro Servizi, per affidare il servizio ai privati.
Risultato dopo soltanto pochi mesi : un disastro !!!!
Laddove la “Catanzaro Servizi” , seppur con molti limiti, si dedicava alla gestione del verde pubblico con un preciso “cronoprogramma” che di fatto consentiva all’amministrazione comunale di monitorare il servizio con puntualità, oggi, al contrario, regna sovrana la disorganizzazione, l’amministrazione comunale, nelle sue componenti politiche e burocratiche, è assolutamente latitante e di conseguenza il verde pubblico in città risulta non curato e non manutentato.
Basta infatti farsi un giro in città per rendersi conto che in quasi tutti gli spazi pubblici regna il disordine e il degrado.
Dal nord della città (parco S. Croce) passando al Centro (villa Margherita, Parco Pino Longo, Giardinetti Nicholas Green) per poi arrivare a Lido (Lungomare, Piazza Dogana, Parco Casciolino) il verde pubblico è ai livelli di una bidonvillas di una qualsiasi città sudamericana.
Una vera e propria “truffa mediatica” al cittadino contribuente, ci verrebbe da pensare, laddove i proclami del sindaco Abramo in campagna elettorale ed in ogni trasmissione televisiva ci avevano garantito che il passaggio della gestione del verde comunale dal pubblico ai privati avrebbe consentito alla nostra città un salto di qualità che ci avrebbe sempre piu’ avvicinato, in termini di qualità della vita, agli standard delle moderne ed evolute città europee.
Chiaramente, al fallimento politico e amministrativo del sindaco Abramo nella vicenda che riguarda la gestione del verde pubblico comunale si accompagna quello non meno importante di una burocrazia assente ed incompetente che di fatto, stante i risultati, “deroga” alle sue funzioni di controllo.
Tutto è anomalo nella gestione del verde pubblico in città: il mancato rispetto del capitolato da parte dei privati unitamente alla mancata realizzazione delle cd. “migliorie”, l’omesso controllo da parte della burocrazia comunale e lo strano silenzio del Settore Ambiente del Comune di Catanzaro che a tutt’oggi non ci ha ancora fornito la documentazione relativa alla gestione del verde pubblico comunale richiesta in data 18 luglio 2017 con lettera prot.llo nr. 68478.
Nei prossimi giorni approfondiremo il “tema” cercando di spiegare ai cittadini come si vincono alcune gare in questa città e il sistema delle cd. “migliorie”.
Nel frattempo non ci resta che prendere atto dell’ennesimo FLOP del sindaco Abramo e della sua orribile estate : disastro verde pubblico, problema raccolta rifiuti e città sporca e degradata, stagione estiva al cloroformio, emergenza acqua : POKER !!!
Eugenio Riccio e Nicola Fiorita (consiglieri comunali CATANZARO)