Nuovi stabilimenti balneari, Riccio: “Perché Abramo vuole danneggiare albergatori?”

Eugenio Riccio
Eugenio Riccio, consigliere comunale Catanzaro

Assume sempre piu’ contorni “kafkiani” la vicenda del rilascio delle concessioni demaniali marittime per tre nuovi stabilimenti balneari che l’amministrazione comunale con determina nr. 2202 del 21.08.2017b ha aggiudicato definitivamente a tre alberghi del quartiere marinaro.

Tutto bene quel che finisce bene, si potrebbe pensare di una vicenda, il bando per i nuovi Lidi,  costellata da chiacchiere e polemiche, ma basta leggere le carte, senza essere un giudice di Cassazione, per capire che l’intero procedimento amministrativo risulta essere con molta probabilità illegittimo ed illegale.

MA ANDIAMO AI FATTI:

1) Il Comune di Catanzaro, amministrazione Olivo, approva il PCS (Piano Comunale delle Spiagge) che prevede 4 nuove CDM (concessioni demaniali marittime) nel tratto Giovino/Alli per stabilimenti balneari e 2 nuove CDM nel tratto Porto/Corace per l’installazione di strutture amovibili stagionali (piccoli chioschi);

2) L’amministrazione Abramo, con atto d’indirizzo di cui alla delibera di giunta nr. 496 dell’11.12.2015, si determina per l’indizione di un bando pubblico per l’assegnazione delle CDM previste dal PCS;

3) Il 26 aprile 2016 il Comune di Catanzaro pubblica due Bandi per l’assegnazione delle CDM suddivisi in tre lotti ciscuno per un totale di sei lotti;

4) In data 12 luglio 2017, con determina nr. 1871, l’amministrazione comunale annulla in autotutela uno dei due bandi e nello specifico quello che prevedeva l’assegnazione dei lotti 1,2,3 (tutti e tre individuati a Giovino);

5) In data 21 agosto 2017, con determina nr. 2202, l’amministrazione comunale aggiudica definitivamente agli albergatori di Lido i lotti 4,5,6 di cui il primo a Giovino ed i restanti due nel tratto Porto/Corace;

PRIMA RIFLESSIONE:

Appare evidente che ci troviamo di fronte ad un miracolo che vede la moltiplicazione non dei pesci e del pane ma delle Concessioni Demaniali Marittime per la realizzazione degli stabilimenti balneari che da 4 (QUATTRO) diventano 6 (SEI);

SECONDA RIFLESSIONE:

Non si possono realizzare stabilimenti balneari, lotti 5 e 6, nel tratto Porto/Corace perchè non li prevede il PCS così come ampiamente chiarito dal Settore Urbanistica del Comune di Catanzaro con due lettere (prot.llo nr. 11025 del 21 ottobre 2016 e prot.llo 121751 del 23 novembre 2016) indirizzate al Segretario Generale ovvero al Dirigente del Settore Patrimonio e Demanio a firma dei due dirigenti del Settore Urbanistica e del Settore Edilizia Privata dove si chiarisce che “stante l’art. 21 delle Norme Tecniche del PCS NON POSSONO ESSERE INSTALLATI STABILIMENTI BALNEARI NEL TRATTO PORTO/CORACE MA E’ CONSENTITO ESCLUSIVAMENTE L’INSTALLAZIONE DI STRUTTURE AMOVIBILI STAGIONALI DI FACILE RIMOZIONE A SERVIZIO DELL’ATTIVITA’ DI BALNEAZIONE QUALI PICCOLI CHIOSCHI ED ATTREZZATURE SIMILARI;

TERZA RIFLESSIONE:

Non si possono realizzare, chiarisce sempre il Settore Urbanistica nelle citate missive, stabilimenti balneari a Giovino (lotto 4) se l’amministrazione comunale non si adegua a quanto previsto dal PCS in conformità all’art. 7 comma 5 del PIR  che “vieta il rilascio di nuove CDM in aree intercluse o non raggiungibili direttamente dalla viabilità pubblica”.

E’ bene ricordare che il tratto di Giovino interessato alle nuove CDM è completamente privo di strada e di qualsiasi opera di urbanizzazione.

Perchè, allora, accanirsi nei confronti di giovani, imprenditori, albergatori che tanto hanno investito in energie e soldi per poter partecipare ai bandi laddove quello stesso Settore Comunale che il Piano Comunale delle Spiagge lo ha realizzato, l’Urbanistica, ha stabilito che ad oggi  NON si possono realizzare nuovi Lidi a Giovino e, addirittura, nel tratto Porto/Corace il piano neanche li prevede ?

Perchè il sindaco Abramo, a conoscenza dell’intera vicenda, non prende posizione a tutela della legalità, della trasparenza amministrativa, dei diritti dei cittadini a fruire delle spiagge libere e degli albergatori che, giustamente, vogliono far crescere le loro imprese ?

Perchè gli albergatori non devono essere messi nelle condizioni di avere un tratto di spiaggia attraverso un percorso amministrativo trasparente e legale ?

E cosa dire dell’annullamento di un solo bando da parte dell’amministrazione comunale quasi che lo stesso non fosse similare e speculare a quello non annullato ? Pur non volendo entrare nel merito della questione già oggetto di profonda “riflessione” da parte degli avvocati degli esclusi, non possiamo esimerci dal registrare il “CORTO CIRCUITO ISTITUZIONALE” che si e’ venuto a creare tra i vari settori dell’amministrazione comunale tanto che si è deciso di assegnare le CDM malgrado tutte le controindicazioni di quel settore urbanistica che in definitiva il Piano lo aveva realizzato.

Siamo comunque certi che anche gli albergatori assegnatari delle nuove CDM apprezzeranno il nostro lavoro ed il nostro impegno che, in definitiva, cerca di tutelarli nel rispetto della legalità e della trasparenza amministrativa.

Che senso ha, infatti, assegnare tre nuove CDM per la realizzazione di Lidi quando poi il settore Urbanistica, essendosi già espresso in merito, non ti potrà mai autorizzare a realizzarli ?

Ritorni, Abramo, se ne è capace a FARE il Sindaco. Metta in riga la burocrazia. Ripristini ordine, legalità e trasparenza in un Comune sempre piu’ allo sbando ed alla mercè di ignoranti ed incompetenti !!!!

Eugenio Riccio