Catanzaro è il capoluogo calabrese più virtuoso in materia di spesa pro capite in tema di rifiuti. Seguono, in ordine, Cosenza e Reggio Calabria, Vibo Valentia e Crotone.
L’importo medio per abitante nella nostra Città è di 126 euro a fronte dei 129 euro per Cosenza e Reggio Calabria, 148 euro per Vibo Valentia e 151 euro per Crotone.
A Catanzaro, secondo l’indagine condotta da Confcommercio, le spese per i rifiuti risultano essere addirittura inferiori rispetto al budget fissato dal governo centrale.
Il dato assume ancora più rilevanza se si considera che in regioni come la Toscana nessuna grande città rispetta il budget, mentre la Lombardia presenta solo poche eccezioni.
Peraltro, si tratta di un dato suscettibile di ulteriori ribassi a mano a mano che la percentuale di raccolta differenziata aumenta.
Meno indifferenziata viene conferita in discarica, minori saranno i costi.
La delibera di Giunta regionale 322 del 28.07.2014, che rimodula la tariffa regionale per il conferimento dei rifiuti urbani, stabilisce le nuove tariffe per il conferimento dei rifiuti urbani agli impianti di trattamento meccanico biologico, di smaltimento finale e di compostaggio.
Per quanto riguarda la tariffa per il conferimento del rifiuto non differenziato è stata stabilita una tariffa base. Per l’anno 2016, così com’è stato per il 2015, il costo a tonnellata è di 147 euro con conseguenti riduzioni tariffarie a favore della raccolta differenziata nei seguenti casi: sconto tariffario di 40 euro a tonnellata ai Comuni che raggiungeranno un livello di differenziata pari o superiore al 65%; sconto tariffario di 22 euro a tonnellata ai Comuni che raggiungeranno un livello di raccolta differenziata fra il 50% e il 65%; sconto tariffario di 15 euro a tonnellata ai Comuni che raggiungeranno un livello di raccolta differenziata fra il 35% e il 50%.
Di contro, è previsto una penalità di 22 euro a tonnellata per i Comuni che non raggiungeranno la percentuale minima del 25% di differenziata entro l’anno in corso. Conseguentemente, i Comuni con una percentuale di differenziata compresa fra il 25% e il 35% dovranno corrispondere interamente la tariffa base.
Oltre allo sconto, dunque, l’ulteriore diminuzione dei costi sarà determinata dalla riduzione complessiva dell’indifferenziata e dai proventi dalla vendita delle materie riciclabili.
La raccolta differenziata “porta a porta” a Catanzaro è stata avviata, come è noto, l’11 gennaio scorso nelle aree del Centro storico, Sala, Santo Ianni e Campagnella.
I dati relativi alle prime due settimane parlano del raggiungimento del 73% circa di differenziata. Questo dato, relativo alle sole aree interessate dall’esordio del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti, ha già prodotto l’incremento di circa dieci punti percentuali sulla raccolta differenziata totale della città. La positività di tali numeri lascia presupporre – secondo gli esperti – la possibilità che, entro la fine dell’anno in corso, sia raggiungibile quel 65% di differenziata che garantirà lo sconto tariffario massimo, la riduzione dell’indifferenziata in discarica e maggiori introiti provenienti dalla vendita delle materie riciclabili. In altre parole, il tutto si tradurrà nella riduzione dei costi del servizio e conseguentemente della tassa sui rifiuti.