«L’attuale completamento dell’aviosuperficie di Scalea (Cs) desta molteplici dubbi, intanto per l’ubicazione insicura e per le violazioni dei vincoli di legge, sempre riscontrabili».
Lo affermano in una nota il deputato M5s Paolo Parentela e il consigliere comunale 5 stelle di Scalea, Renato Bruno, in seguito a una specifica interrogazione a firma del parlamentare, con la quale al ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, è stato chiesto se in proposito «non ritenga urgente avviare un’indagine conoscitiva». «Siamo – proseguono i due esponenti M5s – alle solite, cioè all’impiego molto leggero di risorse europee senza le necessarie verifiche tecniche sull’area del progetto e senza considerazione per l’ambiente, che il palazzo non intende come bene comune. A riguardo l’amministrazione regionale di centrosinistra è in perfetta continuità con la precedente».
«Tali metodi – attaccano i 5 stelle – di gestione del territorio rivelano la mentalità affaristica di un’intera classe politica, la quale scambia il progresso con i cantieri, a prescindere dall’utilità reale delle opere e dal rispetto dell’ambiente. Le storie della vicina statale 18 non hanno insegnato nulla agli amministratori nostrani, che continuano a ignorare la cementificazione selvaggia lungo il percorso, la devastazione del paesaggio e i danni provocati alla costa, peraltro notoriamente inquinata malgrado i silenzi dominanti». «Nell’assenza perpetua – concludono Parentela e Bruno – del Comune di Scalea e della Regione Calabria, il ministro Delrio dovrà fornire risposte rapide, invertendo la prassi di Renzi e codazzo, che in Calabria si riempiono la bocca». davanti a enormi buffet in gallerie aperte da operai sfruttati».