Sulla problematica della rotazione del personale all’interno dell’amministrazione, il consigliere comunale Sergio Costanzo ha presentato un’interrogazione scritta al segretario generale del Comune, in qualità di responsabile dell’anticorruzione di Palazzo De Nobili. La nota è stata inviata anche all’Autorità nazionale anticorruzione:
“Ho aspettato che venissero pubblicati chiari dati per riavviare un discorso che qualcuno ha, probabilmente, ritenuto chiuso, ma sono stato costretto a registrare ancora del pressappochismo tendente, a mio modesto avviso, a gettare fumo negli occhi a chi tenta di capire qualcosa. Ricominciamo dal ruolo del Consiglio Comunale. Dopo aver accertato che molte città, da Nord a Sud, hanno ritenuto di coinvolgere l’organismo aderendo semplicemente alle indicazioni dell’Anac, ai Consiglieri Comunali di Catanzaro è stato imposto il silenzio nonostante, e ciò rende la cosa ancora più grave, esplicite richieste. Eppure le occasioni non sono mancate tenuto conto delle riunioni consiliari succedutesi nel tempo.
Con riguardo alla rotazione dei dirigenti, Le chiedo di conoscere quali sono state considerate, e sulla base di quale norma, le posizioni infungibili tali da non consentire l’attuazione della misura mentre si è registrato un improvviso salto di qualità di alcuni dirigenti/funzionari (meglio funzionari/dirigenti) chiamati ad occupare “ad interim” posti per i quali non sono stati selezionati e che rimarranno tali (“ad interim”) non si capisce più per quanto tempo, per cui sarebbe opportuno comprendere per quanti anni ancora saranno mantenuti “vacanti e ad interim” quegli stessi posti la cui “vacanza” dura ormai da qualche decennio.
Le chiedo, a fronte della suesposta considerazione, di conoscere quali e quanti posti sono stati soppressi anche “per evitare duplicazioni” in base al disposto dalla Finanziaria 2016. La confusione che ingenera la lettura dei dati contenuti sul sito dell’Ente è tale per cui non è dato comprendere cosa siano le “aree” poiché resta il dubbio se considerarle “super settori” o “attribuzioni di funzioni” senza capire, nella seconda ipotesi, con quale struttura possano essere esercitate. Ritengo utile suggerire la pubblicazione integrale dei provvedimenti di nomina e non dei soli dati di riferimento.
Circa i suggerimenti espressi dall’Anac e fatti propri dall’Ente, per come risulterebbe dalla lettura di alcuni provvedimenti, non si comprende il motivo per cui personale purtroppo indagato/implicato in uno o più procedimenti continua a mantenere la propria posizione nonostante i reati contestati sembrerebbero commessi proprio a danno della pubblica amministrazione.
Mi riferisco, pur nella consapevolezza che nelle sedi competenti potranno dimostrare la propria estraneità ai fatti contestati, a quei dirigenti che trovandosi in quelle particolari condizioni continuano a gestire settori dove si sarebbero consumati gli eventi delittuosi contestati. Analogamente per quei titolari di posizione organizzativa che continuano a svolgere la propria attività nei settori di appartenenza.
In Consiglio Comunale avrei voluto parlare anche di queste cose ma, com’è noto, mi è stato impedito e quindi il manovratore ha agito indisturbato, mentre sono quasi certo che, quanto prima, si assisterà al balletto delle responsabilità per individuare un capro espiatorio nel tentativo, anche questo poco nobile, di gettare ulteriore fumo consentendo a chi ha gestito tutte le procedure poste in essere di operare, ancora una volta, indisturbato.
Si è finalmente compreso il principale obiettivo collegato alla misura della rotazione nei confronti dei titolari di posizione organizzativa, poiché è ormai dimostrato che l’operazione mirata ad allontanare qualche operatore poco incline all’ubbidienza politica è perfettamente riuscita mentre altri soggetti, purtroppo investiti da procedimenti penali, continuano a restare al loro posto. Ed è proprio con riferimento ai procedimenti penali che si ha notizia di una presunta tardiva attivazione dei medesimi nei confronti di tutto il personale interessato, dirigenti e non, che avrebbe, di fatto, impedito perfino l’inizio delle procedure.
Pur nel rispetto della privacy Le chiedo se questa che ritengo, allo stato, una semplice illazione, risponde al vero.
Attendo un Suo sollecito riscontro anche con riferimento alle pregresse richieste rimaste inevase avendo la necessità di acquisire tutte le informazioni per l’utilizzo che, dopo attenta valutazione, riterrò più opportuno.
All’Autorità Nazionale Anticorruzione, cui la presente è diretta per opportuna conoscenza, chiedo di intervenire per verificare quanto evidenziato procedendo al ripristino delle regole, che personalmente ritengo violate, oltre all’accertamento di eventuali responsabilità. Per questo mi rivolgo anche al neo Procuratore Nicola Gratteri, al quale chiedo di andare fino in fondo indagando in quello che, ribadisco, sia una grave violazione delle normative che sta penalizzando l’attività amministrativa a servizio dei cittadini”.
Sergio Costanzo (Consigliere Comunale)