E’ doveroso da parte mia augurare un grosso in bocca al lupo a tutti gli eletti delle tre liste che hanno partecipato alla competizione elettorale per il rinnovo del consiglio provinciale di domenica scorsa. I territori della provincia hanno bisogno di voi. Mettete subito al servizio delle nostre popolazioni tutto il vostro impegno e le vostre idee per dare risposte certe e soluzioni ai problemi. Siamo consapevoli che i miracoli non si possono far, però, garantire l’ordinario ed evitare “gufati” dissesti come successo nei due anni precedenti di Amministrazione Bruno, sarebbe già un ottimo risultato. Un sentito grazie va, quindi, ai consiglieri uscenti a quelli che per motivi amministrativi non si sono potuti ricandidare e anche a quelli che non hanno raggiunto il risultato sperato. Ho aspettato un po’ per preparare la mia analisi del voto perché ero certo che qualcuno dei sconfitti avrebbe, giocando con i numeri, cercato di giustificare una cocente sconfitta. Dei tre consiglieri eletti nel centrodestra solo uno appartiene a Forza Italia, gli altri due sono di Ncd e Cdu, così come hanno dichiarato i loro referenti (quindi FI uno ne aveva… uno è rimasto).La vera analisi numerica ci consegna un candidato uscente che dai settemila voti ottenuti alle precedenti elezioni passa a poco più di quattromila.A nulla, quindi, gli sono valse le scese in campo dell’autoproclamato leader di Fi o di qualche “acciuga” che si “spacciava” per suo delfino. Un Partito che alla vigilia del voto, con analisi politiche frutto di personali fantasie, decantava convinto la vittoria del centrodestra, e tanto altro. A parte l’ironia che mi si consente, il voto ponderato delle elezioni di secondo livello ha emesso un verdetto chiaro ed inequivocabile.
Il centrosinistra vince, e alleato con i moderati stravince. Il centrodestra è isolato, è malato, è in coma irreversibile. L’onnipotenza dei suoi “capi bastone” è messa in serio pericolo da molte anime che hanno a cuore le sorti di questa terra e ancora credono che un cambiamento possa ancora esserci.
Ma veniamo ai dati numerici: 54mila voti per la lista “Insieme per la Provincia”, di estrazione centrosinistra, di cui facevano parte anche alcuni consiglieri uscenti; 25mila per il centrodestra e 16mila per i moderati di cui facevano parte alcuni sindaci. Numeri che assegnano 7 consiglieri al centrosinistra , 3 al centrodestra e 2 ai moderati. A parte va citato l’ottimo risultato dei moderati-sindaci che in tempi assai ristretti sono riusciti ad allestire una lista di tutto rispetto. Una lista che, se non fosse stata “sfavorita” dai voti “pesanti” di Lamezia e Catanzaro, avrebbe superato quella che rappresentava il centrodestra. Il dato evidente e inconfutabile è che la lista che appoggiava il presidente della Provincia Enzo Bruno ha raddoppiato quella del centrodestra. Un segnale di bocciatura ad Abramo e company arrivata nettamente già dal voto delle Regionali. Ancora più netto appare oggi alla luce di questi nuovi risultati. Strategie completamente fallimentari che lasceranno parecchi strascichi al loro interno, poi chi mastica un po’ di politica ha sicuramente percepito che molti dei consiglieri comunali del capoluogo hanno preferito appoggiare altre liste e non quella del “podestà” del centrodestra. Per fortuna questa volta ci hanno evitato il confronto pugilistico di piazza Prefettura, sicuramente per la resa dei conti avranno scelto luoghi più appartati. Sembrerebbe che addirittura alcuni di loro pur di non votare la lista hanno fatto finta di sbagliare. Può uno che fa l’amministratore pubblico non sapere come si vota?
Si è trattato,quindi, di una Waterloo totale che ha dimostrato alla cittadinanza chi sono i veri “utili idioti”.
Per quanto riguarda il mio dato personale, tutti sanno che puntavo sull’amico Marziale Battaglia, il quale, è stato ripagato dalla fiducia di oltre 70 amministratori. Tutto grazie ad una dote che molti politici hanno perso per strada: presenza sul territorio e partecipazione assidua tra la gente due cose semplici a dire ma per molti difficili da attuare. Questi due elementi basilari hanno fatto la differenza e permesso all’amico Marziale di essere il primo degli eletti. La battaglia (è proprio il termine appropriato) non è stata semplice, tutti conoscono la storia di Davide contro Golia, o ( per dirla calcisticamente) la storia di Bagnoli al Verona 84/85 , o quella di Ranieri al Leicester 2016, ma mentre loro hanno compiuto un miracolo perché le loro potenzialità della rosa dei calciatori non era eccelsa, Marziale ha avuto la fortuna di trovare sul suo cammino 70 tra uomini e donne che non si sono fatti incantare e hanno ragionato con la propria testa, non cedendo alle lusinghe e alle forti pressioni. Sono rimasti fedeli alla stretta di mano tra galantuomini e alla riconosciuta stima verso il lavoro quotidiano svolto sul campo e non alle promesse che si fanno in prossimità delle tornate elettorali.
Quindi,se bisogna paragonare Marziale a qualcuno, lo paragonerei a mister Allegri perché, fa parte di una squadra di campioni, dove ognuno ha doti personali legittimate dal consenso ricevuto dagli amministratori locali che hanno potuto constatare l’impegno di ognuno di questi neo amministratori. All’amico il compito di condividere con i colleghi la sua esperienza in modo da dare risposte alla gente. In bocca al lupo amico di mille Battaglie, godiamoci questa soddisfazione, ma subito dopo mettiamoci subito sul campo per essere pronti ad affrontare la guerra della prossima primavera. Tutti hanno vinto….noi siamo arrivati “solamente ” PRIMI!!
Sergio Costanzo
Consigliere comunale