“Dal due giugno del 1969, grazie all’intuizione ed alla sensibilità dell’allora sindaco avv. Paone, i ragazzi e le ragazze di Tiriolo ricevono, al compimento del diciottesimo anno, una copia della Costituzione. Anche quest’anno, il sindaco Mimmo Greco ha meritoriamente inteso mantenere fede a questa significativa tradizione. È però giunto il momento per dire che la buona prassi tiriolese può e deve estendersi a tutti i comuni della Calabria, per ricordare a tutti i diciottenni che il futuro è nelle loro mani, e che le cose potranno cambiare soltanto quando la sfiduciata denuncia di ciò che non funziona sarà superata dall’impegno a vivere e realizzare quotidianamente i valori della Costituzione, partecipando direttamente, con passione e amore, alla costruzione della comune città”. Con queste parole- riporta un comunicato dell’Ufficio stampa della Giunta- il Vicepresidente della Giunta regionale Antonio Viscomi, ha salutato i trentacinque ragazzi di Tiriolo che hanno ricevuto oggi, come avviene ormai da quasi cinquant’anni, una copia della Costituzione.
Introdotto dal sindaco Greco, che ha evidenziato come la Costituzione sia la casa comune degli italiani perché frutto di un incontro positivo e fecondo tra le varie culture politiche, il Vicepresidente ha voluto rimarcare in modo particolare l’importanza di prendere nelle proprie mani il destino della comunità in cui si vive, senza delegare ad altri le scelte fondamentali per il proprio futuro. In questa logica, ha sottolineato come i valori contenuti nella prima parte della Costituzione, che nessuna modifica potrà intaccare, ci indicano il modello di società che vogliamo e dobbiamo costruire insieme e per questo fondano la nostra stessa comunità.
“E’ una società – ha dichiarato il prof. Viscomi – in cui alla parola diritti si accompagnano necessariamente altre due parole importanti: doveri e responsabilità. Per questo- ha detto ancora ai ragazzi presenti- da questo momento, se le cose non vanno, non potrete più dire che è sempre colpa di qualcun altro, dal momento che con il vostro impegno e con il vostro voto potete, ed anzi dovete, cambiare le cose. Ricordando Don Milani dobbiamo ripetere sempre che avere le mani pulite e tenerle in tasca non serve a nulla e a nessuno”.
In questa prospettiva, per il Vicepresidente, la consegna della Costituzione è un piccolo gesto di grande importanza: “La Costituzione non si legge, si vive nella vita quotidiana- ha indicato- e in una terra difficile come la nostra ci ricorda una verità indiscutibile che un grande autore come Giorgio Gaber riuscì a sintetizzare in pochi magnifici versi: la libertà non è stare sopra un albero e neppure vivere uno spazio libero; la libertà è partecipazione, per costruire insieme la città che vogliamo. Anche per questo – ha affermato concludendo- sarebbe veramente bello se ogni sindaco potesse consegnare annualmente ai suoi diciottenni una copia della Costituzione; ed ancora più bello potrebbe essere se questo gesto fosse compiuto dai sindaci calabresi nello stesso giorno, ad esempio il 27 dicembre, ricordando che proprio il 27 dicembre del 1947, cioè esattamente settanta anni fa, la Costituzione fu promulgata da Enrico De Nicola”.