“Universo Minori” ha organizzato convegno sul bullismo e cyber bullismo all’IC di Sersale

convegno 8 aprile

Nella mattinata odierna, presso l’istituto “G. Bianco” di Sersale guidato dalla dirigente scolastica Teresa Agosto, si è svolto un convegno riguardante il fenomeno del bullismo e cyber bullismo. Convegno organizzato dall’ associazione “Universo Minori” presieduta dalla dottoressa Rita Tulelli. Presenti il primo dirigente della Polizia di Stato a.r. e criminologo Roberto Coppola, la referente della legalità dell’ Ufficio Scolastico Regionale Maria Stella Franco, la psicologa e giudice onorario del Tribunale di Catanzaro Carmen Fragalita, il sociologo e giudice onorario del Tribunale di Catanzaro Andrea Barbuto, moderatore dell’ evento l’avvocato Paolo Piccinini segretario dell’ associazione forense di Catanzaro Diritto di Difesa.

I relatori hanno approfondito davanti ad un pubblico attento di ragazzi il fenomeno del bullismo definendolo un malessere sociale fortemente diffuso, sinonimo di un disagio relazionale che si manifesta soprattutto tra adolescenti e giovani, ma sicuramente non circoscritto a nessuna categoria né sociale né tanto meno anagrafica. Il bullismo si evolve con l’età, cambia forma, ed in età adulta lo si ritroverà in tante, troppe prevaricazioni sociali, lavorative e familiari.

Alle interessanti domande dei ragazzi i relatori hanno proferito che le prepotenze di natura verbale e psicologica prevalgono rispetto a quello di tipo fisico il 42% dei ragazzi da un’indagine, infatti affermano di essere stati presi in giro, il 30% ha subito delle offese, il 23,4% ha segnalato di aver subito calunnie nelle violenze di tipo psicologico, il 3, 4% denuncia l’isolamento di cui è stato oggetto, mentre l’11% dichiara di essere stato minacciato.

I relatori hanno detto che uno studente è oggetto di azioni di bullismo, ovvero è prevaricato o vittimizzato, quando viene esposto ripetutamente nel corso del tempo, alle azioni offensive messe in atto da parte di uno o più compagni. Successivamente si è parlato del fenomeno del cyber bullismo cioè l’uso delle nuove tecnologie per intimorire, molestare, mettere in imbarazzo, far sentire a disagio o escludere altre persone.

Tutto questo può avvenire utilizzando diverse modalità offerte dai nuovi media quali: telefonate, messaggi con o senza immagini, chat, social network, forum etc. Alla fine dei lavori i relatori hanno detto che queste aggressioni on line possono far seguito ad episodi di bullismo scolastico o più in generale nei luoghi di aggregazione dei ragazzi. Il consiglio che stato dato ai giovani presenti è quello di parlare se si è vittime di bullismo o cyber bullismo e raccontare tutto ai genitori, agli insegnanti o a chiunque altro di fiducia.