Domenica alle 14.30 (diretta televisiva su Sportitalia canale 60 del digitale terrestre oppure canale 225 della piattaforma Sky) è di scena al Ceravolo la Virtus Francavilla dei tanti ex.
Infatti fra le fila dei bianco azzurri, del presidente Magri, militano Nordi, Sirri, Cason Gigliotti, Corado, Puntoriere e Sarao tutti calciatori che con alterne vicende hanno giocato con la gloriosa maglia giallorossa.
Certo alcuni hanno lasciato un ottimo ricordo come il portiere Nordi, il difensore Sirri, il centrocampista di Cicala, Denny Gigliotti (che proprio Auteri fece esordire in prima squadra nel campionato 2009/2010 e autore del gol della vittoria del Rende contro i giallorossi) e soprattutto l’attaccante Manuel Sarao che prese per mano i giallorossi nel play out decisivo per la permanenza in serie C contro la Vibonese.
La squadra pugliese è settima in classifica con 43 punti frutto di 12 vittorie, sette pareggi e 12 sconfitte con 33 gol realizzati e altrettanto subiti.
In trasferta la squadra allenata da Bruno Trocini (due vittorie contro i giallorossi l’anno scorso) ha ottenuto 4 successi due pareggi e nove sconfitte con 10 gol fatti e 21 subiti.
Dei trentatre gol messi a segno dalla Virtus Francavilla 8 portano la firma di Manuel Sarao, 7 di Anthony Partipilo e 6 di Michael Folorunsho, quindi la difesa giallorossa dovrà stare molto attenta a questo trio.
I precedenti al Ceravolo tra le due squadre riguardano i due precedenti campionati con due pareggi: 0-0 nel 2016/2017 e 1-1 l’anno scorso con gol di Anastasi per gli ospiti e pareggio di Infantino nel finale.
All’andata a Brindisi finì 1-0 per i giallorossi con gol di Statella (che probabilmente non sarà utilizzato domenica) al minuto 19 del secondo tempo con tiro da fuori.
Per il Catanzaro una partita da vincere a tutti i costi, nonostante le numerose assenze, per cercare di confermare il terzo posto in classifica e approfittando dello scontro diretto fra Juve Stabia e Trapani accorciare le distanze da queste due squadre….. e poi chissà
Arbitrerà Alessandro Di Graci di Como.
Francesco Capicotto