Us Catanzaro: il vento sta cambiando e l’atteggiamento della tifoseria ne è la prova tangibile

Catanzaro Calcio
Us Catanzaro 1929

Sono passati meno di sette giorni dall’errore dal dischetto di Giannone all’85’ a Castellammare di Stabia ma, questa volta, come poche volte in passato, la rabbia dei tifosi si è dissolta in pochissimo tempo. Nella giornata di ieri, infatti, il Catanzaro si è allenato al “Mirko Gullì” di Catanzaro Lido e ad attenderlo c’erano circa 200 tifosi vogliosi di dispensare applausi. Per di più, la maggior parte di essi è stata rivolta proprio al calciatore campano. Un’aria di festa che, per un attimo, ha fatto credere a tutti che non si stesse osservando il turno di riposo ma si fosse al “Ceravolo” per celebrare un trionfo a tinte gialle e rosse.

Una vittoria targata “Noto”

Questa manifestazione d’amore verso i calciatori che indossano i colori giallorossi, però, è figlia di un qualcosa di più grande. Infatti, i tifosi hanno potuto constatare che il progetto “Noto” è diverso dalle passate gestioni e la rosa imbastita in questo campionato da Pasquale Logiudice è costituita da un gruppo di uomini. Quest’ultima cosa la si evince da come tutti i compagni di squadra siano stati pronti a difendere Giannone in un momento di grande difficoltà. Tutto ciò, non si può che catalogare come un vero e proprio successo per una società che, con passione e oculatezza, sta costruendo qualcosa d’importante.

L’importanza di un progetto a lungo termine nel calcio

Vincere non è facile, soprattutto in questo campionato, ma se lo si vuole fare bisogna essere intelligenti e non strafare. Per lo più perché si rischia di sprecare ingenti risorse senza riuscire ad ottenere nulla. Non è questo il caso, però, della società giallorossa che, non esponendosi troppo, ha posto le basi per il futuro pensando ad un progetto pluriennale. La tifoseria con il tempo lo ha capito e, piano piano, sta incominciando a ripagare la società nell’unico modo possibile: sostenendo la squadra tra le mura del “Ceravolo”.

Perciò, viste le premesse e l’unione tra pubblico, società e calciatori, potrà essere già questo l’anno della svolta? Conviene tenere i piedi per terra ma, se l’aquila fosse pronta a spiccare il volo, il vento potrebbe essere favorevole.