Il Vicepresidente della Giunta regionale Antonio Viscomi, nella sua veste di presidente della Commissione “Affari Istituzionali” della Conferenza delle Regioni, ha guidato – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta regionale – la delegazione delle Regioni, composta dagli assessori Garavaglia della Lombardia, Reschigna del Piemonte, Valente del Lazio e Bartolini dell’Umbria all’incontro con i Sottosegretari Angelo Rughetti e Gianclaudio Bressa, sostituito, per motivi imprevisti ed urgenti, dal sua stretto collaboratore Ivo Rossi. Nel corso dell’incontro, richiesto dalle Regioni ed al quale era presente anche Maria Barilà, Capo Dipartimento della “Funzione Pubblica”, sono state messe a fuoco alcune questioni cruciali in ordine alla completa applicazione della L. 56/2014, nota come “legge Delrio”. In tutte le Regioni si riscontrano, infatti, criticità di varia natura per la cui soluzione si richiede una leale e costante collaborazione tra i diversi livelli di governo.
La questione più importante è da individuare indubbiamente in quella relativa alla redazione delle convenzioni per i Centri per l’Impiego per l’anno 2017 ed alla definizione delle relative risorse. In proposito le Regioni hanno richiesto una precisa e preventiva definizione delle risorse necessarie per il pagamento delle spese di personale e delle spese di funzionamento, ritenendo, altrimenti, impossibile poter accedere alle convenzioni ed erogare il servizio dovuto, ferma restando la comune consapevolezza in ordine alle diverse traiettorie evolutive connesse all’esito del referendum costituzionale. Hanno, inoltre, evidenziato la condizione dei lavoratori a termine in scadenza ed evidenziato la necessità di uno specifico intervento normativo e finanziario per proseguire nelle attività in corso, anche in considerazione delle incertezze derivante dalla ambivalente imputazione istituzionale delle relative attività. All’esito della discussione si è deciso di rinviare ad un più ampio tavolo di lavoro con la presenza del MEF, del Ministero del Lavoro e del Dipartimento “Affari Regionali”.
Le Regioni hanno posto, poi, all’attenzione del Governo le questioni relative all’assetto contabile e finanziario dei fondi contrattuali per il salario accessorio, segnalando le difficoltà del momento, derivanti dalla dovuta considerazione dei fondi provinciali, e chiedendo l’adozione di un indirizzo univoco, anche al fine di evitare gli effetti perversi di attività ispettive svolte a lunga distanza di tempo. Hanno infine sollevato le questioni relative all’assetto delle società partecipate dopo la legge Madia e dei correlati problemi in materia di gestione delle eccedenze e di determinazione della convenienza economica ai fini della legittimità dell’affidamento in house.
A conclusione fine dell’incontro, le parti hanno condiviso l’opportunità di assicurare momenti di incontro e di confronto in grado di assicurare chiarezza di contesto su temi di estrema delicatezza e di rilevante impatto.