La ZES, Zona Economica Speciale, un obiettivo fondamentale nella strategia di sviluppo dell’Area centrale della Calabria. E’ stato questo l’argomento dell’incontro che il sindaco Abramo ha tenuto con i primi cittadini di Lamezia, Vibo e Crotone.
Questa mattina da Palazzo De Nobili, i sindaci di Catanzaro, Sergio Abramo, Crotone, Ugo Pugliese, Vibo Valentia, Elio Costa, e Lamezia Terme, Paolo Mascaro, hanno rilanciato l’istituzione della seconda Zona Economica Speciale, “troppo frettolosamente liquidata dal presidente Oliverio”.
Subito dopo l’incontro, i sindaci dell’Area centrale hanno incontrato Confindustria e sindacati per avviare le basi di un progetto di rilancio economico della Calabria.
I quattro sindaci, che rappresentano 260 mila abitanti e più in generale una popolazione di quasi 700mila calabresi, si sono riuniti nel Capoluogo di Regione per stringere una forte azione comune finalizzata ad ottenere un riconoscimento che potrebbe risultare decisivo per il rilancio dell’Area.
Abramo, Pugliese, Costa e Mascaro hanno convenuto di chiedere un incontro urgente al presidente Oliverio per illustrare le motivazioni alla base della richiesta. L’Area Catanzaro-Crotone-Lamezia Terme-Vibo Valentia ha tutte le carte in regola per ottenere la seconda ZES, dopo quella di Gioia Tauro che nessuno mette in discussione.
I quattro sindaci contano di coinvolgere in questa battaglia i consiglieri regionali e i parlamentari espressione delle tre province interessate.
Subito dopo l’incontro dedicato alla ZES, i primi cittadini dell’Area centrale hanno incontrato Confindustria e sindacati per avviare la predisposizione di un progetto di rilancio economico della Calabria che possa dare risposte alla forte domanda di occupazione.
Al tavolo hanno partecipato il direttore di Confindustria Catanzaro, Dario Lamanna, Raffaele Mammoliti ed Enzo Scalese della Cgil, Santo Biondo, Benedetto Cassala e Domenico Garcea della UIL, Pino De Tursi e Marina Marino della CISL, Natale Giaimo, Antonio Giglio, Vittorio Chiarella, Walter Campagna e Giuseppe Giaimo di UGL.