Leonardo Altobelli e le sue 15 lauree: il cacciatore di titoli accademici e la sua inarrestabile ricerca della conoscenza
È una storia che si intreccia con la maestosità della dedizione senza limiti, una narrazione senza tempo che abbraccia il fulgore dell’apprendimento come fiamma eterna. Ieri, nella città di Foggia, Leonardo Altobelli ha compiuto un altro passo epico nel suo cammino verso l’infinito regno della conoscenza. Un uomo di 91 anni, originario di Troia in Puglia, ha raggiunto il culmine di un’impresa straordinaria, aggiudicandosi l’ultimo dei suoi innumerevoli titoli accademici, conferitogli dal dipartimento di giurisprudenza dell’Università di Foggia, trasformandosi così in un dottore delle scienze investigative.
La sua saga accademica risale a tempi lontani, quando nel 1969, a Siena, ha conseguito la sua prima laurea in medicina. Da allora, ha sfidato i limiti dell’istruzione, abbracciando un’ampia gamma di discipline, tra cui agraria, pedagogia, storia, archeologia, scienze politiche, biotecnologie e giurisprudenza, per citarne solo alcune. La sua insaziabile sete di conoscenza ha superato le barriere del tempo e della convenzione, rendendolo un vero e proprio pioniere dell’educazione poliedrica.
Ma Altobelli non è solo un cacciatore di titoli accademici. La sua esperienza di vita e la sua vocazione di medico di base hanno plasmato il suo carattere in modo unico. “Studiare è per me un bisogno fisiologico”, rivela con un sorriso di saggezza nei suoi occhi. “La mia mente ha bisogno di nutrirsi costantemente di nuove conoscenze, è diventata una sorta di dipendenza che alimenta la mia esistenza.”
La sua carriera medica lo ha dotato di un dono prezioso, quello dell’empatia. “Stare a contatto con i pazienti mi ha insegnato a sorridere. Ho imparato l’umanità autentica, ho compreso il vero significato dell’empatia”, confessa con modestia. Le sue innumerevoli lauree non sono solo dei trofei accademici, ma un collante che ha integrato il suo approccio alla medicina con un’ampia visione interdisciplinare del mondo.
La laurea in Scienze Investigative è solo l’ultima gemma in un caleidoscopio di successi accademici. “Ho completato un master in questo campo a Foggia”, spiega Altobelli, “e ho sentito che era il momento di dare un ultimo addio formale a questo capitolo della mia vita. Il mondo delle indagini mi affascina, un connubio perfetto di medicina e filosofia, un riflesso fedele della mia esistenza.”
I suoi figli e nipoti osservano con ammirazione il suo viaggio senza fine nell’oceano della conoscenza. Tuttavia, per Altobelli, l’obiettivo non è quello di essere un modello, ma piuttosto di essere un uomo che ha trovato la sua ragione di vita nell’inestimabile valore dello studio e dell’apprendimento.
Mentre il suo ultimo capitolo accademico si conclude, un nuovo inizia. “Mi dedicherò alla scrittura, credo”, annuncia con un bagliore di entusiasmo negli occhi. La direttrice del dipartimento, Donatella Curtotti, si unisce al coro di celebrazioni, definendo la laurea di Altobelli “un inno all’accademia”. “Qui non si laureano solo dottori”, proclama con orgoglio, “ma veri e propri investigatori della bellezza insondabile del sapere.”
Leonardo Altobelli rimarrà senza dubbio un faro di ispirazione per generazioni future, un testimone vivente della grandezza che si può raggiungere attraverso la costante ricerca della conoscenza. La sua storia non è solo una celebrazione personale, ma un tributo alla straordinaria potenza dell’intelletto umano e alla sua capacità senza limiti di superare ogni confine con la luce ardente della saggezza.