La vicenda della seconda facoltà di medicina a Cosenza e la “timida” (per ora) richiesta della stessa facoltà anche da parte di Reggio Calabria ci deve far capire che non bisogna essere campanilisti ma bisogna condividere e comportarsi in egual modo. A tal proposito vogliamo ringraziare i nostri corregionali per averci aperto gli occhi. E poiché oggi ci sarà un incontro pubblico sull’università e l’azienda unica, viste le “aperture” mentali dei cosentini e reggini chiediamo che nel prossimo consiglio comunale si discuta anche di ampliare i corsi di laurea presso l’Università Magna Grecia di Catanzaro coinvolgendo il nuovo Rettore e il Senato Accademico. Siamo certi che anche il Governatore Occhiuto, il CORUC, l’Unical e l’Università Mediterranea daranno il loro assenso incondizionato. Tutto ciò al fine di dare maggiori servizi e possibilità agli studenti calabresi e quindi aprire dei nuovi corsi di ingegneria, lettere, agraria e architettura nel Capoluogo di Regione. Siamo certi che tutto questo servirà ai giovani calabresi a non lasciare la nostra terra per andare a studiare altrove. Riprendendo la proposta di Cara Catanzaro di qualche mese fa, spostando nell’area del Campus “Salvatore Venuta” il nuovo ospedale con il Pugliese che potrebbe essere riconvertito in un nuovo campus universitario dove ospitare tutte quelle facoltà che per questioni di spazi non possono essere collocate nell’area di Germaneto. In alternativa e in attesa di realizzare il nuovo ospedale di Catanzaro si potrebbe ovviare ubicando i corsi di lettere e architettura all’interno del centro storico, nell’attuale caserma Triggiani (visto che ormai il grosso della Legione Carabinieri si è spostata nella nuova sede di viale De Filippis) o in quello che fu l’Albergo Centrale. Recuperando l’ex Grand Hotel come casa dello studente. La facoltà di agraria potrebbe essere collocata nei pressi dell’attuale Istituto Tecnico Agrario “Vittorio Emanuele”, in quella che fu la sede dei telefoni di Stato oppure all’interno dei locali di San Brunone di Colonia che per tanti anni ha ospitato l’Università Magna Grecia riaprendo, così, la casa dello studente di via Domenico Romeo. Mentre per ingegneria il Comune di Catanzaro potrebbe avviare un’interlocuzione con i proprietari dell’immobile ubicato nell’ex fornace di Sant’Antonio oppure riconvertendo la sede dell’ex Policlinico “Villa Bianca” collocando la casa dello studente presso la sede dell’ex Regione Calabria in viale De Filippis, oppure utilizzare quest’ultima grande struttura come sede del nuovo corso di Ingegneria collocando altrove le residenze studentesche vista la vicinanza con il centro storico. E’, quindi, evidente che gli spazi e gli immobili ci sono per far crescere l’offerta formativa dell’Università Magna Grecia mentre il campus “Venuta” potrebbe continuare ad ospitare tutte le facoltà mediche, il nuovo ospedale di Catanzaro e il polo di giurisprudenza. Questa è la dimostrazione che Catanzaro può tranquillamente rispondere agli attacchi di matrice campanilista. E, a pensarci bene, dobbiamo ringraziare chi lo ha fatto , perché, una volta per tutte, riusciremo a realizzare la “Catanzaro città universitaria” inserita negli ultimi anni nei programmi elettorali dei Sindaci e, finora, rimasta solo sulla carta.
Le Associazioni:
Cara Catanzaro, Petrusinu Ogni Minestra, Osservatorio sul decoro, Comitato Magna Grecia, Catanzaro è la mia città