L’associazione “A FILANDA” scrive al sindaco Sergio Abramo e agli assessorati competenti
A proposito di degrado e di decoro cittadino, l’area esterna dell’edificio della ex scuola Mazzini, da anni in fase di ristrutturazione e consolidamento, è, allo stato attuale, una vera e propria discarica a cielo aperto, dove rifiuti di ogni genere si confondono con l’erba infestante, cresciuta rigogliosa. Tale degrado ci è stato segnalato da numerosi cittadini con alcune foto molto significative indirizzate all’attenzione della nostra associazione. Come si ricorderà i lavori per il consolidamento e la ristrutturazione dei locali della scuola media “Giuseppe Mazzini” furono avviati nel 2016, con una cerimonia in pompa magna, con la presenza del Sindaco Sergio Abramo, di altre istituzioni e di una fiduciosa rappresentanza di famiglie, alunni e insegnanti.
La scuola, che vanta un importante passato storico, doveva essere ristrutturata e adeguata ai nuovi standard europei, dando così lustro al quartiere, alle zone limitrofe e opportunità di studio ai giovani studenti.
Purtroppo, sono trascorsi cinque anni e, come recita un azzeccatissimo proverbio “tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”, i lavori di completamento dell’edificio scolastico sono fermi. Lo stallo si può osservare facendo due passi nel rione Maddalena: la scuola è ancora chiusa, il cantiere è fermo e, come se ciò non bastasse, l’area esterna, nel tempo, complice anche l’incuria di cittadini incivili, si è trasformata in un vero e proprio ammasso di rifiuti, dove i topi scorrazzano indisturbati. Una tale situazione, ovviamente, desta apprensione nelle famiglie residenti per il potenziale rischio sanitario, determinato dalla presenza di materiale vario abbandonato senza alcun controllo.
Qualche cittadino ha voluto ricordarci -a noi della Associazione A Filanda- che il Sindaco, nell’ambito comunale, è autorità sanitaria e di protezione civile, e, considerando l’attuale emergenza sanitaria legata alla pandemia Covid-19, potrebbe disporre, senza tanti fronzoli burocratici, la bonifica rapida e completa dell’area interessata.
Rilanciamo l’appello al nostro primo cittadino invitandolo ad esercitare le proprie prerogative intervenendo sugli organismi preposti affinché la situazione di degrado venga risanata nel più breve tempo possibile.
Di seguito
Il Vicepresidente
Giuseppe Staglianò