Si è chiusa la settimana della Fiera del libro Gutenberg con un appuntamento che ha visto protagonista la coppia letteraria più seguita ed accreditata sul mondo della ‘ndrangheta, il procuratore Nicola Gratteri e lo storico delle organizzazioni criminali Antonio Nicaso, che sul palco del Teatro comunale di Catanzaro hanno dato vita ad un intenso dibattito con gli studenti. L’iniziativa è stata promossa dall’Associazione Gutenberg e dal Liceo Classico “Galluppi”, scuola capofila, in collaborazione con Fondazione Trame e l’associazione “I ragazzi di via D’Amelio”, e ha regalato una giornata di alto profilo didattico e culturale per tutti i giovani partecipanti provenienti, in particolare, dagli istituti “Ferrari” di Chiaravalle, “Einaudi” di Serra San Bruno, “Montalcini” di Sersale e “Chimirri” di Catanzaro.
Gratteri e Nicaso in questi ultimi giorni sono in “tour” in giro per l’Italia per presentare il loro libro “Fuori dai confini” specialmente davanti a platee di giovani: “La ‘ndrangheta è l’unica mafia presente in quasi tutto il mondo – ha detto Gratteri – un vero brand che l’Europa, per come è attrezzata, non riesce a contrastare. In Europa non ci sono direttive precise sul riciclaggio, gli Stati nel loro Pil calcolano anche le attività illecite. La criminalità si annida proprio nei Paesi dove c’è maggiore ricchezza e dove insistono paradisi normativi, perchè oggi non la mafia non ha bisogno di uccidere, basta solo corrompere”.
Il collega autore Nicaso ha evidenziato come “la mafia non si ponga mai contro i poteri costituiti, la sua è una violenza di relazioni che si muovono sotto traccia. Emerge una grande capacità di adattarsi ai nuovi contesti, oscillando tra spazio fisico e virtuale. E così la ‘ndrangheta è riuscita ad inventarsi una nuova narrazione su tik tok, ad interagire con la crittografia, a scambiare codici con le criptovalute, a utilizzare gli hacker per drenare soldi. Perciò, avremmo bisogno di nuove competenze e protocolli operativi per bucare i sistemi criminali”. Tra i tanti argomenti discussi, l’invito finale agli studenti è “non avere paura e restare liberi, ma l’unica arma è studiare per non essere fregati e sfruttati dagli adulti”.
In apertura di incontro, l’arcivescovo mons. Claudio Maniago, nell’evidenziare il valore etico e formativo della scuola per la crescita civile delle nuove generazioni, ha ricordato la figura di don Lorenzo Milani, nel centenario della sua nascita, come esempio e modello di riferimento a cui guardare anche oggi nel costruire il rapporto tra insegnanti e discenti.
Sono seguiti i saluti del presidente della Fondazione Trame, Nuccio Iovene, e quelli della dirigente del Liceo “Galluppi”, Rosetta Falbo, e dell’ideatore di Gutenberg, Armando Vitale, che hanno sottolineato l’importante sostegno e impegno del Comune di Catanzaro e, per l’evento specifico, anche della Fondazione Umg nel condividere la mission del progetto, ovvero “leggere il mondo”, con l’augurio di ampliare sempre di più la rete delle scuole e delle istituzioni coinvolte.