Due studentesse “bocciate” alla Maturità avranno una seconda possibilità

legge, tar, sentenza
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Il Tar di Catanzaro annulla la bocciatura

CATANZARO, 28 SETT 2023 Una sentenza emessa dal Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) di Catanzaro ha sancito che due studentesse sono state “illegittimamente bocciate” alla maturità e avranno l’opportunità di rifare l’esame. Questo caso fa eco a quello che si è verificato a Messina, dove undici studenti erano stati coinvolti in una situazione simile.

Le famiglie delle due studentesse, rappresentate dagli avvocati Giancarlo Pitaro e Giuseppe Risadelli, avevano presentato un ricorso contro la decisione della commissione d’esame. Dopo alcuni mesi di attesa, il Tar di Catanzaro ha emesso una sentenza favorevole alle studentesse, stabilendo che erano state bocciate in modo illegittimo.

La vicenda ha avuto luogo presso l’Istituto Tecnico Economico “Grimaldi Pacioli” nella città calabrese di Catanzaro. I giudici del Tar hanno basato la loro decisione sulla mancanza di sottoscrizione dei verbali d’esame. Hanno dichiarato che dalle copie dei verbali prodotti dall’Amministrazione non è stato possibile verificare se fossero stati sottoscritti in modalità analogica o digitale. La mancanza di sottoscrizione ha impedito di determinare la paternità dei documenti, compromettendo la loro validità come prove della legittimità dell’operato amministrativo contestato.

Gli avvocati delle studentesse hanno commentato la decisione dei giudici affermando: “I giudici hanno motivato la loro decisione rilevando che dalle copie dei verbali di esame prodotti dall’Amministrazione non è stato possibile verificare che detti verbali siano stati sottoscritti, in modalità analogica o digitale e che la mancanza di sottoscrizione, impedendo di conoscere la paternità del documento, ne inficia la funzione probatoria per cui non è possibile verificare la legittimità dell’operato amministrativo, oggetto di contestazione giudiziaria.”

Di conseguenza, le due studentesse calabresi che erano state giudicate “illegittimamente bocciate” avranno l’opportunità di rifare l’esame di maturità. Questa sentenza costringe il Ministero dell’Istruzione e del Merito a concedere loro una seconda possibilità, nonostante la commissione d’esame assegnata alla loro classe lo scorso giugno avesse deciso che non fossero all’altezza di ottenere il diploma. Si sospetta che un errore nella procedura burocratica sia stato determinante per la decisione dei giudici.

In conclusione, la sentenza del Tar di Catanzaro ha ristabilito il diritto delle due studentesse di Catanzaro di avere una seconda opportunità per dimostrare le proprie capacità e ottenere il diploma di maturità. Questo caso solleva importanti questioni sulla trasparenza e l’integrità dei processi di esame, sottolineando l’importanza di garantire che ogni studente abbia un’equa possibilità di dimostrare le proprie competenze.