Il Siciliani punta alla cultura della Legalità

il siciliani punta alla legalità
il siciliani punta alla legalità

Al Liceo Siciliani di Catanzaro la scuola non si limita alla semplice lezione tra i banchi. Tra le tante attività che completano la già ricca offerta formativa del liceo, e che hanno lo scopo di favorire la partecipazione attiva degli studenti secondo i principi della laboratorialità, sviluppando opportuni collegamenti con le risorse del territorio, nel corso del corrente anno scolastico si sono appena conclusi i progetti “Fragilità forti” e “Ciak: processo simulato”.

“Fragilità Forti”, promosso dalla Fondazione Città Solidale di Catanzaro, ha avuto lo scopo di sensibilizzare gli studenti delle classi II A e II E sul fenomeno della violenza di genere e, per quattro incontri laboratoriali, ha visto gli studenti, guidati dalla prof.ssa Maria Minervini e da educatrici del Centro Antiviolenza di Catanzaro, realizzare monologhi, poesie, canzoni e cortometraggi rappresentati in prima persona in occasione dell’evento finale, tenutosi giorno 11 marzo 2023, con la collaborazione degli attori della Compagnia Teatrale “La Tranvia”.

La classe I A ha, invece, aderito all’ottava edizione del progetto” Ciak: un processo simulato per evitare un vero processo”, promosso dall’Associazione Ciak, Formazione e Legalità. Gli studenti, guidati dalle prof.sse Maria Minervini e Giuliana Tigani, hanno affrontato la tematica del cyberbullismo. Allo scopo di accrescere e diffondere la cultura della legalità e della cittadinanza attiva negli adolescenti, avvicinandoli agli istituti e alle procedure adottate dalla Giustizia Minorile, i ragazzi hanno svolto degli incontri di formazione tenuti dall’avvocato Caterina Berlingieri e dalla psicologa dott.ssa Rossella Gallo, e hanno studiato il copione intitolato “La tavernetta” che racconta la storia vera di Gaia una ragazza vittima di cyberbullismo che ha tentato il suicidio dopo la divulgazione attraverso i social di foto osé da parte di alcuni compagni ‘bulli’.  Il 18 marzo 2023, presso il Tribunale Ordinario di Catanzaro, la classe ha simulato l’intero processo calandosi nei panni di tutti i protagonisti della vicenda e comprendendo sulla propria pelle, vivendola in prima persona, la posizione della ‘vittima’ e quella del ‘bullo’ che viola la legge. A sorpresa la mattinata ha visto la presenza del giudice Luciano Trovato, ideatore del progetto, ex presidente del Tribunale per i Minorenni di Catanzaro ora esercitante a Firenze, che ha dato maggiore lustro all’evento e si è complimentato con i ragazzi per la serietà con la quale hanno affrontato il progetto immedesimandosi a pieno nei ruoli.

Grande soddisfazione da parte del Dirigente Scolastico, Filomena Rita Folino, che fortemente crede nelle potenzialità dei progetti di prevenzione della violenza di genere e del cyberbullismo portati avanti da anni con entusiasmo dal Siciliani. «Ho apprezzato molto la serietà con cui i ragazzi hanno lavorato dimostrando di aver interiorizzato i messaggi che volevamo loro trasmettere e acquisendo maggiore consapevolezza su questi fenomeni. Dovranno fare tesoro di questa esperienza di crescita cercando di agire sempre nel rispetto della legalità».