L’apertura di un corso di laurea nel centro storico di Cosenza rafforza il legame tra università, comunità e patrimonio culturale
L’ambiente in cui si studia ha un impatto profondo sul processo di apprendimento. Un contesto accogliente e stimolante può innalzare le performance degli studenti e potenziare la loro attenzione. Ma cosa succede quando questo ambiente è caratterizzato da elementi architettonici di pregio, chiostri secolari, volte a crociera e affreschi che raccontano la storia? L’Università della Calabria (Unical) ha aperto un capitolo emozionante con il suo spostamento nel Complesso monumentale di San Domenico di Cosenza.
Questo luogo di studio unico, costruito nel Quattrocento, che un tempo ospitò il filosofo Tommaso Campanella, ora si apre per accogliere gli studenti iscritti al corso di laurea in Infermieristica. Questo spostamento rappresenta un debutto epocale per l’Unical poiché la università si avvicina per la prima volta al centro storico della città capoluogo.
L’apertura verso il territorio era stata anticipata con l’insediamento del progetto Open Incubator nel Palazzo Spadafora storico, un iniziativa che ospita dieci start-up selezionate per promuovere lo sviluppo imprenditoriale nel settore turistico e culturale.
Gli studenti di Infermieristica avranno a disposizione, a partire dal 3 ottobre, spazi dedicati nel Complesso di San Domenico, tra cui aule, uffici e servizi. Per i fuori sede che necessiteranno di alloggio, l’amministrazione comunale provvederà a ospitarli temporaneamente all’Hotel Royal del centro città, in attesa di individuare una sede permanente. Inoltre, tutti gli studenti avranno accesso ai servizi di mensa.
Il corso di laurea in Infermieristica Unical, inaugurato in questo stesso anno accademico, si estende su tre anni e offre un approccio didattico innovativo. Oltre alle tradizionali metodologie, include laboratori professionalizzanti in collaborazione con l’ordine degli infermieri e l’uso della simulazione medica avanzata, utilizzando la realtà virtuale e le tecnologie digitali. L’incredibile interesse per questo corso, con 401 domande per soli 119 posti disponibili, dimostra quanto sia stata sagace la decisione del rettore Nicola Leone di aprire questa opportunità nel settore sanitario calabrese.
La prossima espansione del numero di posti disponibili è già in fase di pianificazione, e a regime, includendo tutti gli studenti dei prossimi tre anni, saranno oltre 500 gli studenti che contribuiranno a vivacizzare il centro di Cosenza, attraverso lezioni, tirocini, alloggi e tempo libero.
Il rettore Nicola Leone sottolinea l’importanza di questa scelta, che rappresenta un passo storico per avvicinare l’università al territorio. La prossimità agli ospedali, dove si svolge gran parte dell’addestramento pratico, sarà fondamentale per ottimizzare l’esperienza di apprendimento degli studenti. Nel frattempo, il Complesso di San Domenico, con la sua storia e architettura uniche, fornirà un ambiente ispirante per gli studenti, senza privarli dei servizi del campus, tra cui strutture sportive, attività ricreative e mense.
Il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, sottolinea l’importanza di questo evento non solo per l’università ma anche per la città stessa. Gli studenti apporteranno nuova vitalità, stimoleranno l’economia locale e favoriranno lo sviluppo culturale e sociale.
L’arrivo dell’Unical nel cuore di Cosenza è un passo epocale che contribuirà a trasformare non solo l’istruzione superiore ma anche la stessa città, aprendo nuove opportunità per la collaborazione e l’innovazione nel settore sanitario e contribuendo al rinascimento del centro storico.
LEGGI ANCHE: Boom di iscrizioni all’Unical: crescita record del 19% nel 2023