La regione Calabria destina fondi consistenti alle borse di studio ‘Voucher Caro Scuola’, progettate per offrire un sostegno concreto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado
La Regione Calabria ha stanziato un contributo significativo di 16 milioni di euro distribuiti su due annualità, di cui 8 milioni destinati al primo anno, per affrontare il problema del caro scuola. L’avviso ufficiale, gestito dal Dipartimento dell’Istruzione, è stato pubblicato in pre-informazione sul sito della Regione Calabria e riguarda l’erogazione di borse di studio regionali denominate “Voucher Caro Scuola” a favore degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado per l’anno scolastico 2022/2023.
La vice presidente della Regione Calabria con delega all’istruzione, Giusi Princi, ha dichiarato: “Come anticipato dal presidente Occhiuto, abbiamo deciso di destinare fondi consistenti per finanziare 36.000 borse di studio regionali, ciascuna del valore di 500 euro. Questa iniziativa è finalizzata a proteggere e preservare il diritto allo studio degli studenti calabresi, offrendo loro un sostegno economico concreto per far fronte alle spese affrontate dalle loro famiglie all’inizio dell’anno scolastico. Ciò include l’acquisto di materiale didattico, scolastico, supporti digitali, spese di trasporto scolastico e accesso ai servizi culturali. In sostanza, stiamo fornendo un supporto tangibile per garantire la frequenza scolastica degli studenti provenienti da famiglie a basso e medio reddito”.
La misura è rivolta agli studenti e alle studentesse residenti in uno dei Comuni della Regione Calabria, iscritti e frequentanti istituti secondari di secondo grado, appartenenti a nuclei familiari con un Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) non superiore a 15.748,78 euro. La procedura sarà gestita tramite una piattaforma dedicata, con la prima finestra di apertura prevista per fine gennaio e una seconda attivata all’inizio del nuovo anno scolastico.
La vice presidente Princi ha concluso affermando: “Questa misura è fondamentale e, anche aumentando l’Isee, cerchiamo di soddisfare le esigenze delle numerose famiglie calabresi, riducendo i divari sociali, promuovendo l’inclusione e contrastando la dispersione scolastica”.
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