L’Unical investe nell’eccellenza medica: nuova call per reclutare docenti e medici di alto profilo per formare il futuro della medicina e potenziare la sanità locale
L’Università della Calabria (Unical) si prepara ad ampliare il proprio team di docenti medici di alta qualità con una nuova manifestazione di interesse, rispondendo al successo della precedente call che ha generato circa 300 domande e assegnato tre posizioni di primario. Questo sforzo rientra nella strategia dell’ateneo di garantire un insegnamento di eccellenza per la formazione di futuri medici e di contribuire all’offerta di servizi sanitari di alta qualità nella regione.
La nuova call, aperta fino al 2 aprile 2024, è rivolta a professionisti desiderosi di ricoprire ruoli di professore universitario o ricercatore in vari settori scientifico-disciplinari della medicina. Gli standard richiesti sono elevati, comprendendo una comprovata qualificazione scientifica e didattica, attestata da una significativa attività di ricerca e produzione scientifica, oltre a un impegno consolidato nell’insegnamento universitario o in enti di ricerca.
Questo rappresenta il secondo anno consecutivo in cui l’Unical utilizza una call di questa portata come modalità principale di reclutamento, dimostrando il suo impegno nel migliorare la qualità della didattica e della ricerca. Il corso di Medicina e Chirurgia TD, avviato due anni fa, è parte di un progetto più ampio volto a sostenere la sanità territoriale, cercando di contrastare la tendenza dei medici a emigrare da questa regione.
In linea con gli obiettivi del rettore Nicola Leone, le call mirano a potenziare l’ateneo, espandendo i confini e attirando professionisti di alto livello. Offrendo posti da professore ricercatore con la possibilità di svolgere attività assistenziale presso l’Azienda ospedaliera, anche in ruoli di primario, l’Unical punta a fornire un ambiente di apprendimento e lavoro stimolante.
Queste iniziative non solo attraggono esperti da altre regioni italiane e dall’estero ma svolgono anche un ruolo chiave nel richiamare i “cervelli di ritorno”. Questi sono professionisti calabresi che, per mancanza di opportunità nella loro regione o per scelte formative all’estero, sono pronti a fare ritorno e contribuire alla crescita sociale e culturale della Calabria.
La prima call, lanciata un anno fa, ha ottenuto un notevole successo con oltre 300 domande provenienti da diverse città italiane. Tra i partecipanti, si sono registrate adesioni significative da professori universitari, primari in ospedali pubblici, dirigenti e medici di spicco sia nel settore pubblico che privato. Alla fine del processo di selezione, quattro docenti medici sono stati reclutati, occupando ruoli di direttore in Unità Operative Complesse presso l’ospedale dell’Annunziata di Cosenza, nelle specializzazioni di Oncologia, Cardiologia e Nefrologia, dialisi e trapianti.
Il rettore Nicola Leone ha sottolineato l’importanza di reclutare professionisti di alto profilo per formare nuove generazioni di medici competenti, affrontando così la problematica della fuga di personale medico dalla regione. L’obiettivo è creare un circolo virtuoso in cui l’arrivo di esperti contribuisce a potenziare le prestazioni dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, favorendo l’intera comunità e riducendo gradualmente la migrazione sanitaria.
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