CATANZARO, 22 SETT 2022 – Maxi protesta questa mattina a Catanzaro, nel quartiere Lido, per contestare l’ipotesi di una istituzione di una seconda facoltà di Medicina all’Università della Calabria (Unical) di Cosenza.
“No a una seconda facoltà di Medicina in Calabria dopo quella da tantissimi anni attiva all’Università Magna Graecia di Catanzaro”. È stato questo il tema della manifestazione ed il messaggio che si è voluto lanciare.
Durante la manifestazione alcuni partecipanti hanno addirittura esibito una bara con un manifesto in cui si annunciava la morte dell’ateneo catanzarese.
La tematica affiora da qualche tempo ad ondate cicliche anche nel dibattito politico ed è ritornato un “tema caldo”, dopo che nelle scorse settimane all’Università della Calabria di Rende-Cosenza è stato attivato un nuovo corso di Laurea, “Medicina e Tecnologie digitali”, corso che prevede comunque una sinergia tra i due atenei.
Ad accendere il faro sulla questione, tra i tanti politici nei giorni scorsi anche Valerio Donato, consigliere comunale di opposizione di Catanzaro e tra l’altro docente della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Magna Graecia di Catanzaro.
Le dichiarazioni del Consigliere Comunale di opposizione Valerio Donato
Donato, presente alla manifestazione di oggi ha dichiarato: “L’università di Catanzaro e quella di Cosenza hanno stipulato una convenzione per lo svolgimento di un corso in Medicina Digitale. In questo momento Cosenza vorrebbe istituire un corso autonomo ma sempre di Medicina Digitale”.
“Questa la dice lunga – ha proseguito Donato, all’opposizione in Consiglio Comunale di Catanzaro – sull’incapacità di un’iniziativa di questo genere ad apportare elementi di novità al sistema universitario. Ciò non aggiunge nulla ma rende semplicemente autonomo un corso che evidentemente vuole essere utilizzato poi per istituire un passaggio successivo, la facoltà di Medicina”.
Insiste Donato sulla questione: “È un meccanismo tattico che è stato svelato e non propone un ragionamento di sistema, ma esprime invece ancora una volta una visione campanilistica che l’Università di Cosenza vuole affermare”.
“Nulla togliendo – ha concluso Donato – al prestigio e all’autorevolezza sia dell’Università di Cosenza sia alle istituzioni universitarie che devono essere implementate e valorizzate con il sostegno di tutto il territorio. Non si possono aprire queste guerre tra bande”.
Le recenti dichiarazioni del presidente di Regione, Occhiuto
A surriscaldare gli animi e a far avvertire l’urgenza di affrontare istituzionalmente la questione sono state le recenti dichiarazioni del presidente della Regione, Roberto Occhiuto, il quale, a margine di un incontro sui temi sanitari a Catanzaro, aveva affermato che l’Università di Catanzaro “va potenziata e non indebolita, ma se ci sono altre esperienze in Regione bisogna valutare l’opportunità di dare corso anche a queste iniziative”.
La questione è stata sollevata anche dall’attuale sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, presente anche egli al sit-in per dire no all’istituzione di una seconda Facoltà di Medicina all’Università di Cosenza.
Le dichiarazioni del sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, presente alla manifestazione
“Mi sembra molto importante – ha dichiarato il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita– essere a questa manifestazione organizzata da alcuni cittadini perché questa manifestazione dimostra l’attenzione della Città su un tema che riguarda il futuro della Città”.
“Nei giorni scorsi – ha proseguito Fiorita – ho chiesto agli altri candidati sindaco presenti in Consiglio comunale di preparare insieme una mozione, perché credo che questo tema vada affrontato in maniera unitaria ed in un’ottica istituzionale e di sistema. Mi auguro che il presidente Occhiuto accolga l’invito che gli ha rivolto il presidente del Consiglio Comunale, Bosco, a partecipare al Consiglio Comunale aperto”.
Ha aggiunto Fiorita: “Non ci possono essere fughe in avanti. Non è una questione di capoluogo di Regione, è una questione di Regione, è una questione di Calabria. Se noi sbilanciamo lo sviluppo del sistema universitario e non lo teniamo dentro una logica complessiva, facciamo male a tutta la Regione: questo è quello che dobbiamo far capire, questa è la vera questione”.
“Nessuno – ha concluso il sindaco di Catanzaro – vuole togliere nulla all’Università della Calabria, nessuno vuole qualcosa di speciale per Catanzaro. Riteniamo che debba esserci una strategia chiara dello sviluppo complessivo del sistema universitario calabrese”.
Le dichiarazioni del rettore dell’Università di Catanzaro, Giovambattista De Sarro
Alle dichiarazioni del governatore Occhiuto ha replicato indirettamente il Rettore dell’Università di Catanzaro, Giovambattista De Sarro, il quale non si trova d’accordo con questo tipo di scelta. “Secondo me – ha dichiarato – non possiamo formare dei medici non all’altezza. Catanzaro ha 45 anni di medicina, io ci penserei per evitare di fare qualcosa che domani non servirà a nessuno”.
Il tema Università unisce maggioranza e opposizione
Alla luce di tutte le questioni sollevate, il presidente del Consiglio Comunale di Catanzaro, Gianmichele Bosco, sotto la spinta dei capigruppo, ha annunciato una seduta del civico consesso del capoluogo, dedicato ad hoc al tema dell’Università, al quale saranno invitati lo stesso Occhiuto, i vertici accademici e il sindaco Nicola Fiorita, il quale a sua volta ha chiesto il contributo dei suoi competitor elettorali per una “mozione unitaria” finalizzata a mantenere a Catanzaro l’unica Facoltà di Medicina in Calabria.