L’analfabetismo di ritorno potrebbe sembrare un argomento che riguarda poche persone e proprio per questo resta lontano dalla nostra attenzione e soprattutto lontano dalle politiche dei governi centrali e locali.
Da una recente indagine Ocse-Piaac, però, risulta che in Italia circa il 40% della popolazione sono cittadini con bassi livelli di alfabetizzazione e a rischio di esclusione sociale, i dati quindi sono allarmanti e dovrebbero indurci ad altre considerazioni.
Si tratta di persone che sanno leggere, scrivere e far di conto ma che sempre di più sono prive di competenze utili per affrontare la complessità della vita quotidiana. Parliamo di anziani ma anche adulti, e giovani che né studiano né lavorano e che sono a rischio di esclusione sociale.
Per la prima volta in Calabria, una rete di soggetti istituzionali, scolastici e appartenenti al mondo del volontariato e della promozione sociale, decidono di sperimentare una Rete Territoriale per l’Apprendimento permanente degli adulti e decidono di collaborare per contrastare questo fenomeno.
Questo è uno dei punti cardine del Progetto Socialmente che l’associazione Auser sta portando avanti nelle regioni meridionali, grazie ad un finanziamento della Fondazione con il Sud e attraverso accordi i con i Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti, Istituzioni locali e altre Associazioni; l’obiettivo è quello di coinvolgere un numero sempre più consistente di cittadini in percorsi di crescita culturale, sociale e civica. La valenza di questo obiettivo è tanto più strategica quanto più in alcune regioni, come la Calabria, si concentrano le percentuali più elevate di rischio di analfabetismo di ritorno.
In questo contesto l’Università Popolare dell’Auser di Rende, è uno dei soggetti che insieme agli altri partner che interverranno al convegno, sperimenteranno l’avvio della Rete Territoriale locale per l’Apprendimento Permanente nella speranza che la Regione almeno recepisca la legge nazionale sul diritto all’apprendimento permanente che è stata varata fin dal 2012 ed elabori piani di intervento insieme agli enti locali.
Le azioni che la Rete Territoriale potrà intraprendere mettendo in sinergia risorse e opportunità formative, potranno riguardare più aspetti e saranno oggetto di confronto nell’ambito del convegno che si terrà il 27 aprile 2018 alle ore 16,30 presso Il Museo del Presente di Rende. Nell’ambito del convegno verranno illustrati i risultati delle azioni intraprese fino ad oggi, nelle regioni meridionali all’interno del progetto SocialMente, a cura della Dott.ssa Fiorella Farinelli del Comitato Scientifico nazionale del Progetto, nonché i risultati di una prima indagine sui bisogni formativi e sociali condotta in collaborazione con l’Unical.
La sfida si giocherà attraverso le sinergie che si riusciranno a creare provando ad integrare attività sociali e attività di apprendimento, formale e non formale, per sollecitare l’interesse delle persone e rimotivarle alla partecipazione, adottando percorsi innovativi e nuove metodologie.
Un impegno riteniamo, che riguarda non solo i protagonisti del progetto, ma tutta una comunità che vuole continuare a crescere e che vuole per la Calabria un futuro migliore che, senza conoscenza e consapevolezza da parte d tutti, non potrà mai esserci.