Riceviamo e pubblichiamo per conto dell’IC Catanzaro nord Est Manzoni.
Siamo giunti alla fine di un anno particolare, mancante, dal 5 marzo, di quella carica relazionale che solo i bambini riescono a trasmettere ai
grandi aiutandoci a prendere consapevolezza di cosa abbiamo tutti
realmente bisogno: essere guardati e amati.
Anche a distanza, però, non è mancata la carica affettiva che ci ha consentito di fare cose grandi mettendo in campo tutte le risorse a disposizione.
Abbiamo cercato di “lavorare” su una didattica capace di abbattere le
barriere fisiche della scuola in presenza e di arrivare ad ogni bambino
senza costringerlo a trascorrere tante ore davanti allo schermo di uno
smartphone o di un tablet.
Il Miur a fine marzo consigliava “una didattica a distanza per la scuola
dell’infanzia che tenesse conto del bisogno di cura, relazione, scoperta,
gioco dei piccoli alunni e sollecitava le insegnanti a dare suggerimenti alle
famiglie su come trascorrere il tempo coi figli in casa”.
Noi docenti ci siamo documentate e confrontate decidendo di progettare
tutta una serie di proposte e di impegnare, ogni giorno, i bambini con
un’attività diversa.
Abbiamo scelto varie modalità e vari canali: video, messaggi vocali,
tutorial, app e altro, che i genitori potevano visionare insieme ai figli, nel
momento più agevole per loro, e sostenere i piccoli nelle attività proposte.
Sono state preferite attività didattiche ludiche, manipolative, motorie, di
pregrafismo, narrative, scientifiche, attività culinarie, musicali, di
giardinaggio, attività di riciclo e quant’altro.
L’obiettivo che ci siamo prefissate non è stato tanto quello di andare avanti
con la didattica tradizionale, spostando soltanto l’asse da “in presenza “ a
“a distanza” (sarebbe stato semplicissimo inviare delle schede da far
stampare ai genitori), bensì quello di esserci per i bambini e per le
famiglie.
Siamo consapevoli, tuttavia, che nessun video e nessuna attività a distanza
potranno mai colmare il vuoto di questa lunga assenza da scuola,
soprattutto per i bambini più piccoli.
La scuola dell’infanzia è presenza, è esperienza, è contatto, ma grazie ai
semplici video e alle spiegazioni delle attività, tramite la voce, il volto
familiare di ognuna di noi, abbiamo cercato di lavorare sulla presenza nel
mondo dei nostri bimbi, senza tralasciare nessun aspetto.
In nessun momento ci è mancato l’entusiasmo, abbiamo riorganizzato la nostra didattica in tempi brevissimi tentando di mantenere viva la
comunità di classe per non interrompere il dialogo educativo, anche se
durante i primi giorni abbiamo fatto i conti con la novità di una didattica
così strutturata: infatti i bambini si mostravano nervosi, o annoiati,
probabilmente turbati dai cambiamenti repentini che la loro quotidianità
aveva subito.
Nonostante ciò raramente i bambini si sono rifiutati di partecipare alle attività che abbiamo proposto. Chiaramente tutto questo nostro lavoro è stato possibile grazie alla collaborazione dei genitori che, nonostante a volte si siano riscontrati dei limiti nella destrezza nell’uso della strumentazione tecnologica, ci hanno sorpreso positivamente per l’impegno e la dedizione che hanno messo nel collaborare con noi all’ educazione e alla cura dei loro figli.
Abbiamo utilizzato canali diversi, da whatsapp a Padlet a Zoom. Abbiamo partecipato al concorso nazionale “Il mondo che vorrei” nell’ambito de “La creativià forma…Effetto Play Doh”.
Avevamo iniziato il progetto in sezione nel mese di Febbraio e poi improvvisamente interrotto a causa della pandemia da Covid 19. Abbiamo accolto molto favorevolmente la proroga per dare così voce ai bambini che sono sempre così desiderosi di esprimersi.
È stata un’occasione per dialogare con le famiglie e chiedere loro la disponibilità nel seguire i bambini in questa avventura manipolativa con uno scopo: preparare un elaborato per partecipare ad un concorso!
E le mamme si sono ingegnate:
“Maestre ma a me è sfuggito questo concorso… mamme se io la preparo
oggi possono usarla domani? … La mia conservata bene nella pellicola
e poi in un contenitore dura tanto …. Non ho la maizena…Usa l’amido
di mais… Non sono ingredienti che ho a casa, sono negata per i dolci … Lo trovi alla coop … Se ti procuri gli ingredienti domani posso aiutarti, ti spiego
passo passo. Ho finito tutti gli ingredienti altrimenti l’impasto l’avrei
preparato io e poi passavi a ritirarlo…si può lavorare subito … prova la
ricetta che ha scritto la mamma di … sembra facile…la mia è facile si
prepara in 5 minuti, la puoi lavorare subito e pitturare senza aspettare
che si asciughi…c’è anche la pasta di sale facilissima da preparare …”.
“Maestre ci siamo impegnate tanto e abbiamo battuto ogni record”. “Maestre, questo è il progetto di …, ci siamo divertite tantissimo a
farlo”.
Così, oltre alla conoscenza del mondo e all’esplorazione della realtà con le
mani, per i bambini e le loro famiglie è stata una grande opportunità in cui
stimolare l’immaginazione, la creatività, l’espressione di sé e ridestare il
desiderio in un particolare momento storico in cui invece la pigrizia
avrebbe potuto avere il sopravvento.
E poi si sa le attività manipolative aiutano il bambino a diventare sempre
più consapevole. Il coinvolgimento dei genitori è stato fondamentale per rendere il gioco manipolativo un’esperienza di valore e di successo. Noi maestre attraverso la Didattica a distanza abbiamo trasmesso messaggi rassicuranti e stimolanti, abbiamo attivato laboratori con l’utilizzo dei colori per favorire l’esplorazione.
I bambini si sono espressi osservando la realtà che li circonda, i parchi, il mare, la natura in genere, i giochi all’aperto e con gli amici, vogliosi di riprendere le attività all’aperto e soprattutto con gli altri.
Tutto ciò ha così contribuito a continuare, magari in modo diverso, il
processo di apprendimento.
“Ieri grande giornata di esperimenti! G… era super entusiasta di farli e
vedere lo stupore negli occhi mi ha reso tanto felice! (Foto esperimenti con
l’acqua e i colori). …Questo l’ho fatto in più perché l’avevo visto giorni fa
su internet e ne ho approfittato visto l’argomento dei colori che stiamo
trattando…”.
Questo è il messaggio di una mamma ricevuto alle 7 di mattina, tanta era
la gioia per lo stupore negli occhi della figlia nel fare gli esperimenti….
“Buongiorno…io vorrei ringraziare le maestre a nome di tutti i bambini e
delle mamme per lo stupendo lavoro che fate nonostante la distanza…
ringraziare per le persone meravigliose che siete con i nostri figli e con
noi genitori…”. … Grazie per tutto quello che avete fatto … e per
l’immenso aiuto che ci avete dato, …Ci avete aiutato a salire pian piano
ogni singolo gradino per raggiungere ogni obiettivo, e farò sempre tesoro
dei vostri consigli ed insegnamenti, perché purtroppo essere genitore non è
facile ed accorgersi degli errori non è sempre immediato…”.
E poi ancora canti e musica con il maestro Villa.
“Grazie di tutto il vostro lavoro, e la vostra vicinanza che insieme a voi i nostri figli nonostante le difficoltà di emergenza hanno superato con la gioia questo periodo a casa…a distanza…con gli abbracci virtuali, con tanto amore di voler vi bene…maestra rosaria, maestra pina, maestra teresa grazie anche al maestro con la chitarra /come lo chiamava maria, che nel momenti come questi con le canzoncine, compiti, disegni, e lavoretti manuali…anche per noi genitori e stato riempito il tempo con amore, forza e pazienza con i nostri piccini grazie al vostro prezioso lavoro. grazie e buone vacanze…..”.
Eppure nel mese di marzo non avremmo immaginato di essere spettatori di
codesta bellezza… “Vivere intensamente il reale”, educare cioè introdurre alla realtà totale, al significato delle cose, desiderare l’Impossibile, costruisce solidamente, altrimenti si è “foglia frale al vento” (con le parole di Leopardi).